Indipendenza e Socialismo
EUSKAL HERRIA
PASSO DOPO PASSO
Servizio informativo di ASKAPENA
Nº 88

Situazione dell’euskera

La nostra lingua -l’euskera- è un elemento fondamentale della nostra identità sociale, culturale e nazionale (Euskal Herria - Il popolo dell’euskera). Recentemente il Governo Basco, ha realizzato uno Studio sociolinguistico che fornisce dati preoccupanti:

L’euskera recupera terreno in Hegoalde (territorio basco en Spagna) ma la sua situazione è drammatica in Iparralde (territorio basco in Francia).
Nella Comunità Autonoma Basca (Araba, Bizkaia e Gipuzkoa) l’uso dell’euskera è sempre maggiore ed anche il numero dei "bascofoni" che lo utilizza cresce.
In Iparralde il 42% della popolazione si dice favorevole o molto favorevole alla promozione dell’euskera, benché stia crescendo il numero dei contrari (Il Governo francese non riconosce l’ufficialità dell’euskera).
Anche in Navarra cresce il numero di coloro che sono contro l’euskera ed il loro numero è maggiore di coloro che sono favorevoli (Il Governo di Navarra mantiene un costante atteggiamento di ostilità contro la nostra lingua).

Priorità.Lo studio propone le seguenti priorità:

Ottenere il maggior numero di bascofoni nel minor tempo possibile.
Ottenere l’ufficialità dell’euskera in tutti i territori di Euskal Herria.
Facilitare l’accesso ai prodotti ed ai servizi in euskera.

Rapporto dell’Osservatorio sui Diritti Linguistici

Questo organismo, il 29 ottobre, ha presentato un rapporto monografico nel quale costata che lo Stato spagnolo non rispetta la sua stessa legalità riguardo l’uso della nostra lingua. Riporta novanta reclami sull’insufficiente assistenza pubblica dell’Amministrazione Generale dello Stato spagnolo ai cittadini bascofoni:

Notificazioni, stampati, offerte di impiego pubblico esclusivamente in castigliano.
Non ammissione di documentazioni in euskera in luoghi dove è riconosciuto come lingua ufficiale.
Impossibilità di relazionarsi oralmente in euskera con i funzionari.
Atteggiamenti discriminatori contro le persone che utilizzano l’euskera.
Scarsità di servizi in euskera.
Non contemplare l’obbligatorietà della conoscenza dell’euskera nei posti di lavoro offerti dall’amministrazione.

L’Osservatorio ha chiesto al Delegato del Governo spagnolo un incontro per analizzare questi fatti. La risposta è stata aggressiva ed offensiva.

Konstseilua propone un accordo strategico

Konstseilua -confluenza di organismi che promuovono l’euskera- ha tenuto, il 4 novembre, a Bilbao, una conferenza stampa e ha esposto la seguente diagnosi: "nella situazione attuale, è molto difficile che gli organismi sociali che promuovono l’euskera possano svolgere il loro compito, di per sé già estremamente complesso".

Ciò in allusione alle operazioni poliziesche ordinate dalla Audiencia Nacional spagnola contro il mondo dell’euskera, che hanno comportato la chiusura dell’unico quotidiano che si pubblicava integralmente nella nostra lingua (in seguito ne è stato creato un altro), all’incarcerazione di dodici persone che lavoravano in questo ambito, all’occupazione dell’area tecnologica nella quale sono situate le imprese impegnate nella produzione culturale in lingua basca. "Tre anni fa, quando sono iniziate le prime aggressioni, avevamo già avvertito che non si trattava di un fatto congiunturale, ma di un piano".

L’accordo che propone Kontseilua tenta di garantire una copertura per coloro che lavorano nel mondo dell’euskera e di favorire la normalizzazione della nostra lingua. Si propone ai soggetti sociali e politici di "articolare misure politiche, economiche (il danno economico causato dalle operazioni poliziesche è considerevole) e giuridiche". Non si esclude neppure di ricorrere ad istanze europee che dimostrano un atteggiamento favorevole allo sviluppo delle lingue minorizzate. "Purtroppo, in Euskal Herria, le istituzioni di entrambi gli Stati vanno contro questa corrente".

Batasuna, nello stesso giorno, ha emesso una nota stampa, manifestando la sua disposizione a partecipare a questo Accordo ampio e strategico, promosso da Kontseilua.

Il treno che parla solo francese

I movimenti sociali di Iparralde che promuovono l’euskera, hanno denunciato molte volte la compagnia ferroviaria francese: la SNCF utilizza solo il francese e non adotta il bilinguismo.

Le e gli attivisti baschi avevano avvertito che l’8 novembre avrebbero messo in atto un’azione di protesta. La polizia ha occupato militarmente la stazione di Baiona. È stato allora che gli attivisti hanno deciso di occupare i binari in diversi punti della linea e, in un improvvisato "casinò" organizzare inaspettate partite a carte che hanno impedito il passaggio dei treni. La polizia francese si è mobilitata contro questa iniziativa: sono state arrestate 30 persone a Baiona, 9 a Biarritz, 12 a Donibane, 10 a Hendaia… in totale più di 60 persone portate in commissariato per aver difeso un uso normalizzato dell’euskera.

Ora sono tutte in attesa del processo e delle sanzioni che saranno loro comminate.

Corrispondenza andata e ritorno

Il 15 novembre, il movimento in favore dell’euskera di Iruñea, Oinarria, ha adottato un timbro con la scritta "Euskaraz" (in euskera). Si sono impegnati a bollare con questa scritta qualsiasi documento ufficiale che giunga al loro domicilio e, poi, rispedirlo al mittente.

Chiarimento

Nel nº 86 abbiamo detto che l’Olanda aveva estradato il "cittadino spagnolo Juan Ramón Rodríguez". Juanra è un compagno che si è distinto per il suo impegno militante nel movimento dissidente della Catalogna, con il cui progetto nazionale si sente pienamente identificato. Consideriamo che, con la sua estradizione, costellata di irregolarità, si siano volute criminalizzare tutte le attività politiche e sociali del movimento nazionale catalano, al quale riconosciamo piena identità.

Chi fosse interessato ad avere maggiore informazione, può consultare il sito www.freejuanra.org