Salve gente,

Finita l’estate, ricominciamo l’edizione di questo bollettino. Avevamo previsto di non interromperla, ma è stato evidente che non ci siamo riusciti.

Sappiamo che ci sono notizie incalzanti come quelle di oggi, delle 34 persone arrestate. Queste notizie possono essere scaricate dai mezzi di comunicazione, specialmente da GARA. L’intenzione, con questo bollettino, non è in nessun caso quella di sostituire GARA o competere con esso in rapidità nel dare le notizie, ma quella di fornire strumenti ed argomenti per comprendere le congiunture quotidiane e la realtà della nostra lotta da una prospettiva di medio e lungo termine.

Solo un’altra osservazione: nelle Giornate dell’Internazionalista Eguna del mese scorso, abbiamo raccolto l’interesse di vari componenti delle delegazioni internazionali per ricevere lavori su alcuni temi specifici. Raccoglieremo questi suggerimenti nella misura che ci è consentita dalle nostra scarse risorse umane e materiali e cominceremo ad inviarvi alcuni lavori di analisi monografici. I primi, secondo le proposte raccolte, saranno: "Le Herriko Tabernas", "Itoiz", "Organizzazione delle manifestazioni ed attività di piazza in generale",... Se aveste qualche altro tema che suscita particolarmente il vostro interesse, vi preghiamo di farci giungere una breve nota con la definizione dell’argomento, accompagnata da una breve spiegazione sul perché e cosa vi interessa maggiormente in proposito. Cercheremo di rispondere soddisfacentemente ad ogni suggerimento.

Ringraziandovi in anticipo per la vostra collaborazione

JO TA KE IRABAZI ARTE, AVANTI FINO ALLA VITTORIA

ASKAPENA

Indipendenza e Socialismo

EUSKAL HERRIA

PASSO DOPO PASSO

Servizio informativo di ASKAPENA

N° 80

L’argomento centrale di questo numero e, probabilmente, dei seguenti, sarà il Piano Ibarretxe. Cercheremo di seguire dettagliatamente questa proposta e le reazioni che sta sucitando.

Antefatti

Lo stesso Ibarretxe ed il suo partito avevano più volte annunciato la presentazione, nel mese di settembre, di una proposta per la convivenza. Benché non avessero fornito i dettagli del contenuto della stessa, avevano già anticipato che si desiderava proporre uno "status di sovranità condivisa".

Bisogna riconoscere a detta proposta un merito innegabile: ha provocato un intenso dibattito politico prima di essere presentata e ha concesso a Ibarretxe un protagonismo speciale, dato che è divenuto il centro del dibattito politico.

Nel mese di luglio (non si sono mai conosciuti esattamente né la persona, né le sue intenzioni), qualcuno ha fatto trapelare a ABC (quotidiano dello Stato spagnolo, N.d.T.) una "bozza" della Proposta che coincideva sostanzialmente con il testo appena presentato. Le notizie trapelate in anticipo hanno dato luogo, anche, alle prime prese di posizione:

PP e PSOE hanno anticipato il loro rifiuto per aver intuito una volontà di rottura e di sovranità.

ETA ed altri settori della Sinistra Indipendentista hanno anticipato il loro rifiuto per aver intuito una volontà continuista

I partiti della terza via (EA, Aralar, Batzarre,...) hanno evidenziato le puntualizzazioni che avrebbero portato al Piano, ma hanno anticipato un notevole grado di adesione allo stesso.

Izquierda Unida si è mossa nel solco abituale del suo doppio discorso: grandi reticenze a livello statale e notevole grado di accettazione a livello territoriale della Comunità Autonoma Basca.

La Proposta è stata ufficialmente presentata il 26 settembre. Le ore precedenti la presentazione confermavano l’interesse destato dal testo: code agli ingressi del Parlamento, programmi in diretta dai corridoi, tribuna affinché le telecamere trasmettessero in diretta l’ingresso delle autorità. Nella tribuna riservata agli invitati, colma, c’erano rappresentanti sindacali, dell’associazione imprenditoriale, di diversi partiti (compreso l’europarlamentare del BNG -Blocco Nazionalista della Galizia, N.d.T.-)...

Il contenuto della proposta

Il soggetto

Pur considerandola "parte del Popolo Basco", si riferisce esclusivamente alla cittadinanza della "attuale Comunità Autonoma di Euskadi" e non a quella di Navarra, né a quella di Iparralde (parte del territorio basco sotto amministrazione francese, N.d.T.).

Le basi

A supporto della Proposta utilizza due basi: "l’esercizio della volontà democratica" e "l’attualizzazione dei nostri diritti storici raccolti nello Statuto e nella Costituzione".

Proposito

Esprime l’intenzione della Proposta: "formalizzare un nuovo Patto Politico per la Convivenza con lo Stato"

Realizzazione pratica di questo proposito

"si materializza in un nuovo modello politico di relazioni con lo Stato basato sulla libera associazione e compatibile con le possibilità di sviluppo di uno Stato plurinazionale ed asimmetrico"

Principi fondamentali

"Articolazione del diritto a decidere. Si attribuisce al Parlamento Basco facoltà di realizzare consultazioni democratiche tramite referendum"

"Impegno a non praticare unilateralmente il diritto di autodeterminazione e riconoscimento esplicito dell’obbligo di aprire un processo di negoziazione ed accordo con lo Stato"

"Le Istituzioni Basche e quelle dello Stato si impegneranno a garantire un processo di negoziazione che permetta di materializzare, di comune accordo, la volontà democratica della società basca"

"Riconoscimento della cittadinanza basca a tutte le persone che abbiano la residenza amministrativa in uno dei municipi della Comunità di Euskadi. Si attribuisce al Parlamento Basco lo sviluppo costituzionale dei diritti fondamentali"

"Riconoscimento della nazionalità basca con la stessa validità di quella spagnola, essendo entrambe compatibili, di modo che non sia necessario rinunciare ad una per godere dell’altra"

"Partecipazione della società civile nell’ambito socioeconomico, sociale, culturale, educativo"

"Libertà di relazioni con la Comunità Forale di Navarra e con i Territori Baschi di Iparralde, in quanto tutti facenti parte dello stesso Paese Basco, senza altra limitazione che la loro stessa volontà"

"Configurazione di un Potere Giudiziario Basco Autonomo con il riconoscimento del Tribunale Superiore di Giustizia del Paese Basco come vertice dell’organizzazione giudiziaria. Il Tribunale Supremo avrebbe come funzioni l’unificazione della dottrina e potestà nei conflitti di competenza e di ambito giurisdizionale"

"Garantire la nostra identità e sviluppare il nostro autogoverno. Distribuzione dell’esercizio del potere pubblico fra le istituzioni dello Stato e quelle Basche"

"Voce propria di Euskadi in Europa e nel mondo che promuova relazioni sociali, economiche, politiche e culturali. Si riconoscono come cittadinanza basca tutte le persone residenti all’estero che abbiano avuto la loro ultima residenza amministrativa in Euskadi"

"Stabilimento di un sistema bilaterale di garanzie con lo Stato che impedisca la modificazione unilaterale del patto sottoscritto: stabilimento di una Commissione Bilaterale Permanente per la prevenzione di conflitti e per l’armonizzazione delle politiche pubbliche. Adeguamento del Tribunale Costituzionale mediante una corte che abbia potestà nei conflitti nei quali siano parte le Istituzioni basche. Impegno da parte dello Stato a non applicare misure coercitive o che comportino la sospensione unilaterale delle misure concordate"

Mentre Ibarretxe sviluppa i punti sopra riassunti in un lungo discorso di oltre due ore, le strade di Gasteiz sono teatro di numerose manifestazioni: decine di ertzainas (agenti della Polizia Autonoma Basca, N.d.T.)si concentrano reclamando sicurezza e salario dignitoso. Si concentrano anche poche persone della piattaforma "Basta Ya" (piattaforma civica "contro il terrorismo", N.d.T.) chiedendo al Governo spagnolo di bocciare il Piano Ibarretxe. LAB (sindacato vicino alla Sinistra Indipendentista, N.d.T.) riunisce centinaia di suoi militanti reclamando "autodeterminazione ed uno spazio basco proprio in ambito economico, sociale e sindacale". L’organizzazione giovanile Segi, messa fuori legge, riunisce centinaia di giovani che esprimono il loro rifiuto del Piano Ibarretxe e riaffermano il loro impegno e la loro voglia di lottare per una Euskal Herria indipendente e sovrana.

Nel prossimo Servizio raccoglieremo le diverse prese di posizione suscitate dalla Proposta, sia quelle emerse nella seduta parlamentare, sia quelle che si sono avute a partire da quel giorno.

Euskal Herria, 09.10.03

 

Atzera

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