Indipendenza e Socialismo
EUSKAL HERRIA
PASSO DOPO PASSO
Servizio informativo di ASKAPENA
Nº 102


Aberri Eguna 2004. Vecchie routine e nuove speranze

Riferimento storico. L’Aberri Eguna (Giorno della patria) è un giorno che la società nazionalista basca ha stabilito per rivendicare una propria patria. La sua prima celebrazione fu a Bilbao, il 27 marzo 1932, in coincidenza con la Domenica di Resurrezione. La celebrazione annuale dell’Aberri Eguna, nello Stato spagnolo, si interruppe durante la Guerra Civile (1936-1939) e nei primi ani del franchismo. Il Governo basco in esilio, continuava a celebrarlo.

Nel 1963, l’iniziativa fu ripresa, con un peso molto importante della sinistra legata a ETA. Nel 1965, la manifestazione centrale, indetta a Bergara con carattere unitario, fu impedita dalla polizia franchista. L’anno successivo furono indette due manifestazioni; quella indetta dalla sinistra fu repressa dalla polizia con un bilancio di due morti. Fino alla morte di Franco (1975), l’Aberri Eguna fu segnato da queste due costanti: repressione poliziesca e divisione delle forze nazionaliste.

A partire dal 1976, le diverse edizioni hanno avuto queste particolarità.

Il nazionalismo favorevole allo Statuto indiceva manifestazioni di carattere eminentemente festivo e di partito: banchetti e manifestazioni politiche nei quali si elogiavano le competenze trasferite dallo Stato all’Autonomia grazie allo Statuto e si reclamavano maggiori quote di gestione. I discorsi si radicalizzavano, però le rivendicazioni di quel giorno non corrispondevano alla pratica quotidiana del resto dell’anno, molto più conformista e pragmatica. Il nazionalismo di destra si trovava sempre a suo agio nel modello di Stato delle Autonomie.
La sinistra indipendentista, ha indetto, durante tutti questi anni, manifestazioni che avevano le seguenti caratteristiche: mobilitazione popolare di massa, collegamento della rivendicazione nazionale con problematiche popolari specifiche in ciascun momento, dimensione internazionalista con la presenza di molte delegazioni dall’estero e l’immancabile esigenza dell’indipendenza.

Nel 1999, si costituisce Udalbiltza, l’unica istituzione di portata nazionale. Questa istituzione, dalla sua fondazione, in occasione dell’Aberri Eguna ha indetto iniziative unitarie, affinché tutti i baschi si riuniscano di fronte ai loro rispettivi municipi. La frattura in seno a questo organismo, della quale sono stati protagonisti il Partito Nazionalista Basco (PNV) ed Eusko Alkartasuna (EA), ha tolto forza a queste manifestazioni unitarie.

L’ Aberri Eguna 2004

Ha mantenuto i vecchi vizi delle edizioni precedenti e ha incorporato alcuni elementi nuovi ed interessanti.

Manifestazioni di partito

Il PNV mantiene il suo schema classico, una manifestazione politica molto partecipata alla Fiera di Bilbao, che vede la partecipazione dei suoi massimi dirigenti e l’abituale messaggio "terzista": critiche a quanti reclamano l’unità della Spagna e a coloro che chiedono l’indipendenza.
EA celebra il suo pranzo-meeting a Gernika, con uno schema simile: critiche al Patto Antiterrorista promosso dal PP e dal PSOE e critiche alla sinistra basca perché non condanna ETA; nel suo discorso, tenta anche di smarcarsi dal PNV.
Abertzale Batasuna celebra ad Ezpeleta il suo pranzo-meeting, al quale aderisce Aralar.
La Mesa Nacional (organismo dirigente, N.d.T.) di Batasuna non indice alcuna manifestazione, dato che ritiene essere giunto il momento di superare le iniziative di partito e di agire in chiave nazionale. Invita i suoi militanti a partecipare alle iniziative unitarie indette da Udalbiltza davanti ai municipi ed alla manifestazione di presentazione del Forum Nazionale di Dibattito. Attraverso un comunicato stampa rende pubblico questo messaggio: "È l’ora di Euskal Herria, quella di unire forze e strutturarci; senza perdere un solo giorno, tutti noi che scommettiamo sulla pace e su una soluzione politica dobbiamo sederci intorno ad un tavolo"

Prese di posizione dei sindacati

ELA presenta una dichiarazione nella quale considera che la priorità attuale sia l’accumulazione di forze a favore dell’autodeterminazione. Reclama un impegno individuale e collettivo per superare gli ambiti giuridico-politici imposti.
LAB chiede di lavorare sulla dimensione socioeconomica della sovranità e considera che la pratica neoliberista del PNV risulta incompatibile con il cambiamento verso la sovranità. Invita ad accumulare forze intorno al diritto di autodeterminazione.

Udalbiltza

Prima della data dell’Aberri Eguna, i rappresentanti eletti nelle istituzioni della sinistra indipendentista, considerano che sia giunto il momento di riattivare questo organismo nazionale. Seguendo la tradizione iniziata lo stesso anno della sua nascita, l’istituzione invita tutta la cittadinanza a concentrarsi davanti ai rispettivi municipi, rivendicando la nostra condizione nazionale. Alla manifestazione di Iruñea è intervenuto Loren Arkotxa, emblematico dirigente dell’organismo appena scarcerato. Il giudice Garzón aveva decretato un anno fa la sua detenzione incondizionata, proprio perché fa parte di Udalbiltza. Nel suo intervento è stato deciso: "Compiremo nuovi passi per il prossimo Aberri Eguna".

Il Foro di Dibattito Nazionale

Questo organismo può essere considerato l’iniziativa più nuova e portatrice di speranze presentata dall’Aberri Eguna di quest’anno. Questa piattaforma unitaria di dibattito si è messa in moto nel luglio 2003; è formata da privati cittadini che, però, si richiamano a sensibilità politiche differenti e ha compiuto passi molto importanti in questo impegno per l’avvicinamento: diagnosi condivisa della realtà (presentata a dicembre) e i due documenti concordati (presentati il giorno dell’Aberri Eguna a Iruñea):

Proposta per la risoluzione del conflitto. È imperniata, fondamentalmente, sulla creazione di un Gruppo Permanente (Tavolo). Cercherà di approfondire il consenso e l’accordo fra le diverse proposte presenti tese alla risoluzione del conflitto politico. I principali soggetti di questo Gruppo Permanente saranno i partiti politici favorevoli a trovare una soluzione giusta. il Tavolo vuole promuovere un dialogo plurale e senza condizioni.

Proposta per la Costruzione Nazionale: il Consiglio per la Costruzione nazionale, che sarà composto da soggetti sociali, politici e sindacali. Cercherà di promuovere l’accordo più ampio possibile fra istituzioni, soggetto popolari, sindacati e partiti per lavorare congiuntamente.

Il clima, durante la manifestazione di presentazione delle due Proposte era di ottimismo e speranza. Il Foro di Dibattito Nazionale è l’espressione di un nuovo spirito che va prendendo corpo in Euskal Herria. Una richiesta generalizzata di unificare gli sforzi, con il proposito di fare fronte alle aggressioni che subiamo e, soprattutto, di configurarci come popolo sovrano.