Comunicato di ETA.
Traduzione allo spagnolo della Rete Basca Rossa dal testo in euskara del comunicato edito in EGUNERO e GARA il 5 giugno di 2003.


ETA, organizzazione socialista rivoluzianaria basca per la liberazione nazionale, assume come sua l'azione realizzata il 30 maggio in Zangoza contro la polizia spagnola mediante esplosivo posizionato in una automobile; come conseguenza dell'azione risultarono morti due poliziotti ed un altro ferito; sfortunatamente risultò anche ferito un cittadino.

Valutazione delle elezioni del 25 di maggio

Il passato 25 di maggio si sono realizzate senza condizioni democratiche elezioni municipali e giurisdizionali in Arava, Bizkaia, Nafarroa e Gipuzkoa. Dopo aver negato i diritti civili e politici dei cittadini baschi, lo Stato spagnolo ha imposto l'apartheid politico in Euskal Herria. Quell'attacco andava diretto contro tutto il Paese Basco, e non solo contro un'opzione politica.

Lo Stato spagnolo si è tolto la maschera democratica con che si pose durante la transizione. E dando per buone quelle elezioni, PNV, EA, IU, CDN ed Aralar gli reggono il gioco; vogliono dare legittimità democratica a quella situazione di apartheid. Più ancora, si mostrano pienamente disposti a rubare ad una sinistra indipendentista basca ammanettata da PP e PSOE. Perciò, la frode ed il furto legalizzato del 25 di maggio non è terminato; ora pretendono di perpetuare la frode e calpestare per la seconda volta la volontà e la decisione del paese.

Mai queste elezioni si sono portate a termine in una situazione simile: negazione e proibizione, violenza dell'Ertzaintza e della Guardia Civil, boicottaggio e censura della maggioranza dei mezzi di informazione, persecuzione poliziesca, sequestri, particolarmente grave è stato l'attacco realizzato contro Udalbiltza da parte del potere giudiziario spagnolo, col beneplacito dell'amministrazione vascongada, imprigionando il suo presidente,... Quella è la loro" normalità democratica." Non si è visto mai!

Tuttavia, la risposta del paese è stata magnifica; superando la paura e le minacce, senza servire i canti di sirena sul voto pragmatico, le urne si sono riempite di voti di dignità e lotta. Quei voti proibiti dalla Spagna danno prova della ferma volontà del paese, e saranno i più preziosi per costruire Euskal Herria, quelli che fanno male ai suoi nemici. Congratulazioni per ciò al Paese Basco!

Al di sopra di tutti gli ostacoli, la saggezza e rivendicazione di giustizia del paese reale starà nelle istituzioni, per evitare che i capi tribù indiani e ricchi facciano quanto venga loro voglia senza testimoni e per difendere e fare compiere in esse i diritti fondamentali del nostro paese; per portare avanti per mezzo di proposte oneste ed efficaci, superando l'attuale corruzione, la costruzione nazionale basata sulla pace e la democrazia per Euskal Herria.

In Spagna e Francia non c’è democrazia per il paese basco, poiché non ha possibilità di esprimere democraticamente la sua volontà. Per vincere quella situazione ingiusta di oppressione bisogna interrogare tutti i cittadini baschi sul suo futuro, in libertà, uguaglianza e senza condizioni.

Spagna e Francia che hanno l'obbligo e possibilità di offrire un'uscita dalla situazione, hanno puntato irresponsabilmente sul prolungare ed incrementare il conflitto mediante tattiche parziali per opprimere ad Euskal Herria, ed in quel compito contano sulla collaborazione servile del PNV.

Il superamento della situazione attuale non è qualcosa che riguardi una sola persona, organizzazione o istituzione; la risoluzione del conflitto, come la ricostruzione del nostro paese, ha bisogno di tutte le forze e volontà. Per quello che concerne ad ETA, insieme alla nostra difesa irrinunciabile dei diritti fondamentali di Euskal Herria, proclamiamo la nostra volontà profonda e ferma per compiere durante il tragitto i passi necessari della soluzione.

Per terminare, guardando in avanti, le sfide principali sono queste: difesa ferma di Euskal Herria, mettere in piedi i pilastri fondamentali per la sua sopravvivenza ed organizzare col maggiore consenso possibile i principali progetti basati sulla costruzione nazionale e sulla difesa di Euskal Herria. Chiamiamo i cittadini baschi a lottare per Euskal Herria, ognuno sul suo terreno e nella misura delle sue forze.

In Euskal Herria, giugno di 2003

Euskadi Ta Askatasuna

ETA

 

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