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From: < sositoiz@sindominio.net >

maggiori info sulla vicenda in italiano: http://www.tmcrew.org/int/itoiz /
oppure inglese e castigliano http://www.sindominio.net/sositoiz /

Oggi lunedì alle 8.30 della mattina effettivi della Polizia Giurisdizionale, Guardia Civil e funzionari del Governo di Navarrina sono irrotti nel paese di Itoiz per sloggiarlo. In questi momenti stanno ordinando ai vicini che sgomberino il paese. Il luce è tagliata. Facciamo un appello ai mezzi di comunicazione affinchè assistano allo sgombero. In una delle case abitate hanno abbattuto la porta e hanno ordinato ai vicini che la svuotino per le 12 della mattina. In un'altra delle case
abitate il gruppo speciale antidisturbios della Polizia giurisdizionale ha collocato un furgoncino e dopo esserci saliti a hanno cominciato a battere ad una finestra per entrare. Nell'incrocio di strada di Itoiz hanno stabilito un controllo e non lasciano passare la gente che sta accorrendo a
solidarizzare con gli abitanti del paese. Il Sr.Reta, funzionario responsabile del governo di Navarra nello sgombero di Itoiz, si è rifiutato in ogni momento di accettare qualunque tipo di
responsabilità davanti a questa grave situazione. D'altra parte tanto la mediazione del nostro collettivo in questo sgombero, come il gruppo di appoggio ai partecipanti dell'azione non è stato accettata e questo essendo rimasti all'entrata del paese vicino ai mezzi di comunicazione ed avvocati che si sono avvicinati al posto. L'atteggiamento dei diversi poliziotti è totalmente ottuso e si stanno dando momenti di gran tensione. Sono entrate varie macchine al paese e hanno incominciato già ad abbattere edifici. Membri del nostro collettivo si sono rinchiusi in due case realizzando una azione di resistenza, essendo impossibilitati ad uscire con i propri mezzi. Davanti a questa grave situazione si è intromessa una denuncia al Tribunale di Aoiz. D'altra parte in questi momenti stiamo facendo chiamate di emergenza a diverse organizzazioni per cercare di evitare il tramonto a rischio delle persone ancorate alle pareti delle case.
Continueremo ad informare

ITOITZ IN PIEDE ED IN PIEDI

Oggi stiamo qui molte persone di queste valli, delle città, di paesi vicini e lontani ai quali ci unisce la solidarietà con Itoitz. Siamo venuti a pranzare e solidarizzare con l@s amig@s che tanto violentemente vengono strappati dalle loro case e dalle loro terre. Pure, siamo venuti a difendere alcuni paesi che sono stati supporto per secoli di una cultura ancestrale e viva legata al rispetto alla terra. E, siamo venuti anche a dire semplicemente che bisogna mantenere i paesi vivi che finché questi paesi sono vivi quelli di sotto stanno in salvo ed anche quello è importante. Se i paesi di sopra verranno annichiliti ed inondati, ci sono 7 rischi di carattere grave che minacciao le popolazioni da AOITZ fino a TORTOSA; rimarranno spianati tutti i bacini dei fiumi IRATI, Aragona ed EBRO e senza sequestro stanno chiedendoci che lasciamo tutto ed andiamo via
tranquillamente, così, senza dire bé. Ma realmente non possiamo, nella cosa profonda di ognun@ ci sentiremmo codardi e nella cosa collettiva ci sentiremmo indign@s. Non siamo stati mai d’accordo con questo progetto di bacino e non siamo d’accordo ora con lo sgombero delle persone e la successiva demolizione di le case. Gridiamo il nostro no con immagini poiché gli uffici dai quali hanno deciso per nosotr@s stanno troppo lontano per sentirci e non sono venuti mai in vena di dialogare. Gridiamo il nostro no insieme e ci aggrappiamo, magari per l’ultima volta, alla nostra terra spacciata ad interessi estranei totalmente al benessere dellepersone, la terra, la vita ed il pianeta.
Queste valli, essendo state ancora catalogate come luoghi naturali, non sono tanto importanti come il turismo del Mediterraneo o l’industria del" agro" in Levante e Murcia. La nostra propria vita non è tanto importante, si può ed in realtà si mette in rischio da quando cominciarono le prove di riempimento del pantano di Itoitz. I nostri antenati sono stati estratti delle loro tombe e trasportati, le nostre case abbattute, continuano a distruggere tutto e vogliono che vediamo questo e accettiamo tanta viltà senza muoverci, senza dire né fare niente. Finchè il benessere di alcune persone e regioni dipenderà del malessere di altre, non ci sarà autentica pace e giustizia nel mondo. Questo non è sviluppo né ricchezza, questo si chiama diseguaglianza ed ingiustizia ed alla lunga ha un prezzo per la società che accetta queste qualità come basi per il suo sviluppo. Se non poniamo rimedio, questo prezzo sarà la distruzione della terra come fonte di vita. Itoitz è la pietra angolare del P.H.N, ed è anche il punto più audace della lotta contro le imposizioni dell'amministrazione. Il Bacino di
Itoitz sta lasciando dietro i suoi passi una lunga stele di ingiustizie, di bugie, di leggi incompiute, di inganni, di trappole.. e dieci anni di prigione, comequelli che sta soffrendo il nostro compagno Iñaki. Nosotr@s vogliamo oggi qui gridare il nostro no più grande e quando noi
rimarremo afoni, i nostri corpi grideranno no fino a rimanere sfiniti.

NO AL BACINO SI’ AI PAESI
NO ALLO SGOMBERO SI’ ALLA SICUREZZA DELLE NOSTRE VITE
NO ALLE MACERIE SI’ ALLA DEMOLIZIONE DELLA PRESA DI ITOITZ
IÑAKI ASKATU (LIBERO)
SOLIDARI@S CON ITOITZ

2º comunicato

Alle 11.30 ore effettivi della polizia Giurisdizionale sono saliti SUl tetto di una delle case e hanno fermato quattro persone che si trovavano inerpicate con uno striscione. Con l'intenzione chiara di isolare il paese, la G. Civil ha installato due controlli di strada, uno nell'alto di Alduntza e l'altro nell’ attraversamento della strada di Oroz Betelu. Oltre a questo effettivi del P. Giurisdizionale ostacola l'accesso al paese di Itoiz. Verso le 12 di mezzogiorno una scavatrice di grandi dimensioni si è diretta con la parte posteriore verso una delle case dove stanno situate un gran numero di persone del nostro collettivo effettuando un'azione di resistenza di fronte allo sgombero. A quanto sembra la macchina ha desistito dal tentativo di abbattere la casa grazie alle grida di l@s encerred@s. A rischio di essere reiterativi, non abbiamo altro rimedio che ricordare un'altra volta il grave rischio a cui si sta sottomettendo la gente che lì sta resistendo e denunciare la grande irresponsabilità del Sig.. Reto, rappresentante di quel Governo di Navarra che non accetta l'intermediazione col nostro collettivo né la presenza del nostro avvocato, per il tanto la situazione senza difese è totale ed in qualunque momento può succedere qualunque disgrazia. Va fatto rilevare che, davanti alla gravità con cui vanno sviluppandosi gli avvenimenti ci siamo messi in contatto telefonico con diverseorganizzazioni umanitarie ed istanze istituzionali (G. di Navarra) difensore del paese, sos navarrese, Tribunale di Aoiz,...) e fino al momento gli unici che si sono presentati sono membri di DYA e Croce Rossa. Una ambulanza di questa ultima organizzazione è stata perquisita nel controllo di strada stabilito all'incrocio di entrata di Itoitz. La recettività da parte del resto di organizzazioni ha lasciato molto a desiderare avendo in conto la gravità del momento.
2 pagliai della località sono stati demoliti. Alle 12.30 ci sono già 8 persone fermate dalla Polizia Giurisdizionale che vanno ad essere condotte al commissariato. D'altra parte avvalendosi di mazze e motoseghe ha cercato di entrare in una terza casa nella quale c'è anche gente che sta resistendo. Data la circostanza che ci sono persone incatenate alla struttura difensiva della porta principale di detta casa, per cui cercare di entrare è uno operazione molto delicata per il rischio che comporta verso queste persone. Txentxo Jiménez deputato di Aralar nel Parlamento navarrese si è presentato nel paese. L'impresa demolitore è Pérez del Rio con sede sociale in Castejón. Questa
stessa impresa è quella che ha abbattuto i cimiteri di Itoiz e di tutto il zona.

ATTENZIONE
AI RESPONSABILI DELLO SGOMBERO E DEMOLIZIONE DEL PAESE DI ITOITZ

Dentro la nostra lotta di disubbidienza civile contro il Bacino Di ITOITZ, abbiamo deciso di realizzare questa azione per difendere il paese di Itoitz ed ostacolare il suo sgombero e successiva demolizione. Perciò ci baseremo su atti di resistenza passiva. La maggioranza di l@s partecipanti in questa azione sono imposibilitad@s ad uscire delle case con i loro propri mezzi poiché si trovano ancorati alle pareti maestre o alle entrate degli edifici. Inoltre molti di loro si trovano in una posizione eccessivamente pericolosa. In questa azione difenderemo il paese di Itoitz con la nostra stessa vita. Respingiamo categoricamente qualunque tentativo da parte dei corpi polizieschi di penetrare negli edifici e tirare fuori a l@s encerrad@s dai loro posti di ancoraggio poiché ciò supporrebbe mettere in pericolo molte vite umane.

ANCORAGGIO DI TUBO IN PORTA PRINCIPALE

Queste persone hanno un braccio incatenato internamente ad un tubo che forma parte della struttura difensiva della porta di entrata alla casa. Queste persone non possono liberarsi per volontà propria e sono incollate al porta, formando un tutto unico. Nel caso che si cerchi di entrare nella casa dalla porta di ingresso le lesioni causate a queste persone sarebbero irreversibili, soprattutto se si impiega macchinario pesante. Il cercare di tirare fuori le persone intubate per mezzo di soffietti, saldatura o macchina radiale potrebbe causare scottature gravi o perfino il loro dissanguamento e morte.

PERTANTO

Respingiamo categoricamente qualunque metodo che cerchi di tirare fuori le persone intubate alla porta di entrata poiché potrebbero derivare conseguenze irreparabili.

ANCORAGGIO DI TUBO IN PARETE

Queste persone hanno un braccio incatenato internamente ad un tubo incassato nella parete. Questo vuole dire che non possono uscire della casa per volontà propria. Il cercare di tirare fuori le persone intubate per mezze da soffietti, saldatura o macchina radiale potrebbe causare scottature gravi o perfino loro dissanguamento e morte. Lo smontare le pareti maestre per disintubare le persone potrebbe causare distacchi gravi che potrebbero seppellirli.

PERTANTO

Respingiamo categoricamente qualunque metodo che cerchi di tirare fuori le persone intubate alla parete poiché potrebbero derivare conseguenze irreparabili. In caso che si producesse qualche incidente riterremo responsabili dello stesso:
- Sig.. Reto e Sig.. Álvaro Miranda come rappresentanti legali del Governo di Navarra.
- Governo di Navarra nel suo insieme.
- Governo spagnolo.
- I Giudici che non fermarono l'opera quando dovevano.
- I corpi polizieschi e militari che intervengano nello sgombero e demolizione.
- Lavoratori e lavoratrici ed altre entità che collaboreranno allo sgombero.
ITOITZ BIZIRIK
AMALURRA DEFENDA DEZAGUN

SOLIDARI@S CON ITOITZ


3º comunicato
Verso l'una di mezzogiorno 60 persone si sono introdotte nel tribunale di Aoiz per esigere che si presenti il giudice titolare nel paese. Verso le due del pomeriggio una delle case abitate del paese Toarena è stata demolita. Alla gente che si trova resistendo all'interno delle case hanno tolto l'acqua ed il cibo su cui contavano per passare vari giorni. Un cittadino di Itoiz inerpicato sulla Casa torrefaccia del paese è stato sgomberato e arrestato. In questi momenti questa casa sta essendo demolita. Sono stati anche abbattuti gli edifici annessi alle due uniche case che continuano a non essere abbattute e nelle quali continua a esserci gente che resiste. Tanto il gruppo di intermediazione come quello di appoggio dell'azione e quel blocco di giornalisti continuano ad essere mantenuti senza potere accesso al paese. In differenti momenti del giorno si sono dati momenti di gran tensione coi differenti poliziotti. Alle 5.30 del pomeriggio il numero di detenuti sale a 21, alcuni dei quali sono stati sgomberati col tubo al quale si erano ancorati alla parete. A questa stessa ora il nutrito gruppo di persone che si trovava all'incrocio di Itoitz-integranti del gruppo di appoggio, etc giornalisti, sono stati sgomberati da effettivi della G.C che adducevano motivi di sicurezza, poiché l'impresa incaricata dello sgombro sta abbattendo la casa torrefaccia situata nelle vicinanze. Le uniche 2 persone cui essi ha permesso di stare sul posto sono le mediatrici del collettivo.

FACCIAMO UN APPELLO URGENTE AD ACCORRERE ALLA MANIFESTAZIONE CHE AVRÀ LUOGO OGGI A LE 8 DI IL POMERIGGIO IN AOIZ, PARTENDO DAL MUNICIPIO.

Con questa manifestazione vogliamo denunciare la brutalità dello sgombero e demolizione del paese di Itoiz che non è altro che la continuazione di una politica di imposizione e prepotenza che ha caratterizzato la posizione di questo Governo di Navarra e spagnolo spingendo durante questi 15 anni quello da tutti conosciuto ed sotto ogni luce privo di ogni tipo di giustificazione e irrazionale progetto del bacino di Itoiz-canale di Navarra.

Duintasun osoz Iratí bizirik

 

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