5 CITTADINI/E DEL MUNICIPIO 
          A RISCHIO DI ESSERE DI NUOVO INCARCERATI/E
        Il giorno 29 di Gennaio di 1992 
          la Guardia Civil iniziò un'operazione poliziesca in Bizkaia che 
          si concluse con la detenzione, di 36 persone, delle quali 24 entrarono 
          in prigione (tra cui 5 nostri concittadini: Josu Eguzkitza Bilbao, Enkarni 
          Blanco Abad, Francisco Zabala Etxegarai, Francisco Palacios Capitan 
          ed Aitor Olabarria Buron), e 12 rimasero in libertà senza imputazioni. 
          La maggioranza di queste persone denunciarono torture durante il periodo 
          di detenzione isolata in dipendenze poliziesche. 
          Di tutti i detenuti 11 furono solo giudicati dall'Udienza Nazionale 
          in novembre/dicembre 1995, tra essi i nostri concittadini. La sentenza 
          dettata dalla Sezione Seconda del Tribunale annullò le dichiarazioni 
          di tutti essi prestate davanti alla Guardia Civil per una" possibile 
          esistenza di torture" nel momento della detenzione sulla base del 
          fatto che" esistono abbondanti manifestazioni, tutte esse dettagliate, 
          effettuate non solo dai processati, ma anche da parte dei testimone 
          proposti", ma basandosi sulle dichiarazioni degli stessi davanti 
          al Tribunale, li condanna a pene di tra 7 e 20 anni di prigione per 
          appartenenza o collaborazione con banda armata. 
        Nel 1996, Il Tribunale di Istruzione 
          Nº 6 di Bilbao imputava formalmente come autori delle torture rassegnate 
          per tre dei detenuti, tra essi il cittadino di Santurtzi Francisco Palacios 
          in febbraio di 1992, otto agenti della Guardia Civil. 
          L'atto del Tribunale indicava che il Centro Penitenziario Madrid-2 rimise 
          vari rapporti medici nei quali si apprezzavano lesioni traumatiche nei 
          tre detenuti nel momento di entrata in prigione, ed indica che delle 
          diligenze praticate si stacca che i tre furono fermati dalla Benemerita 
          e trasportati alle dipendenze di questo corpo a Bilbao e Madrid, come 
          pure che" durante la permanenza dei tre detenuti nelle dipendenze 
          della Guardia Civil e durante i trasferimenti furono oggetto di maltrattamentida 
          parte degli agenti polizieschi con la finalità di ottenere una 
          confessione." Come risultato del trattamento ricevuto, i detenuti 
          soffrirono" emorragie, erosioni, echuimosi, ematomi, astralgias 
          (non sappiamo come tradurlo, NdT), dolori alla cervicale, fratture di 
          costole, escoriazioni, tumefazioni e cefalea." 
        Un altro dei detenuti in quell'operazione 
          poliziesca fu il nostro vicino Aitor Olabarria e come nel caso anteriore 
          non fu chiamato a dichiarare davanti ai tribunali fino ad agosto di 
          1995. Ugualmente ratificò di essere stato torturato. Un'altra 
          denuncia che si trova in tramite davanti a distinti tribunali è 
          presentata ancheda parte del cittadino di Santurtzi Josu Eguzkitza, 
          pure detenuto nella stessa operazione poliziesca. 
          Molte di queste denunce sono state prese in considerazione nelle successive 
          relazioni del Relatore Contro la Tortura dell'ONU. In una delle sue 
          ultime relazioni si raccoglie il caso della santurtziarra Encarnacion 
          Blanco Abad che ha esaurito la via ordinaria davanti ai Tribunali di 
          Giustizia spagnoli. Secondo la relazione dell'ONU, la denuncia di Encarnacion 
          Blanco non si investigò con prontezza ed imparzialità 
          e che c'erano elementi sufficienti per avere portato a termine un'investigazione 
          in profondità. Dopo questa relazione, il Comitato Contro la Tortura 
          dell'ONU diede un termine allo Stato spagnolo di tre mesi per adottare 
          misure correttive. Non abbiamo prova che si sia presa misura alcuna. 
          
          Encarnacion Blanco fu fermata nel suo domicilio insieme a suo marito, 
          Josu Eguzkitza, anche torturato, e rimase isolata per cinque giorni, 
          durante i quali soffrì l'applicazione reiterata di scariche elettriche 
          con" una sbarra che passava per il corpo e che scaricava elettricità", 
          le fu collocata, ugualmente, una borsa nella testa per produrle asfissia, 
          soffrì un tentativo di stupro da parte di agenti della Guardia 
          Civil e fu battuta con un oggetto che crede che fosse l’elenco 
          del telefono. 
          Tra i metodi di tortura denunciati figuravano colpi per tutto il corpo, 
          specialmente negli organi genitali, le scariche elettriche, finzioni 
          di fucilazioni, borse di plastica nella testa che ostacolavano la respirazione 
          e provocavano l'asfissia, minacce di stupro alle donne arrestate, obbligo 
          a masturbarsi ai detenuti davanti agli agenti, etc. 
        In differenti relazioni e perfino 
          nella Sentenza che detta la Sala Prima del Tribunale Costituzionale, 
          datata il 16/2/04, rimane chiaro che le prove ottenute contro i nostri/e 
          concittadini/e furono frutto delle torture sofferte dai i detenidi/e 
          e che secondo i trattati internazionali non dovettero essere tenute 
          in conto. 
          Inoltre bisogna constatare che dopo essersi celebrato il giudizio contro 
          i nostri/e concittadini/e ed essere questi stati condannati, l'Udienza 
          Provinciale di Bizkaia ha dettato due sentenze condannando vari guardia 
          civiles implicati nelle torture sofferte dai detenuti nell'operazione 
          realizzata dalla Guardia Civil nel 1992. 
          In 1999 l'Udienza Provinciale di Bizkaia condannò i guardia civiles 
          Arturo Prieto e Daniel Simón per avere permesso le torture, tra 
          gli altri, al nostro vicino Francisco Palacios. Furono condannati ad 
          otto mesi di arresto ognuno ed a diciotto anni di inabilitazione. Inoltre 
          furono condannati a pagare varie quantità economiche, a Francisco 
          mezzo milione di pesetas. L'Udienza Provinciale assolse altri sei guardia 
          civiles per considerare che non potè provarsi la loro partecipazione 
          nei fatti. Ad ogni modo la sentenza dà per provato che i detenuti 
          furono sottoposti a torture e maltrattamenti durante il loro soggiorno 
          in commissariato. Disgraziatamente il 12 Aprile di 2001 la Corte suprema 
          annullò la sentenza dettata dall'Udienza Provinciale di Bizkaia, 
          secondo la Corte suprema non potè provarsi la partecipazione 
          nei fatti dei due guardia civiles condannati. Un mese prima (12 Marzo 
          di 2001), l'Udienza Provinciale di Bizkaia, condannava di nuovo questi 
          due guardia civiles a sei mesi di prigione, sei mesi di inabilitazione 
          ed a pagare 600.000 pesetas come indennità per i delitti di tortura 
          inflitte ad Aitor Olabarria ed un'altra delle persone fermata in quell'operazione 
          poliziesca, anche questa condanna fu annullata. 
          Con questi dati è evidente che queste persone furono condannate 
          unicamente ed esclusivamente per le attestazioni estorte mediante la 
          tortura, dopo avere compiuto già vari anni in prigione, da 1992 
          a 1996 Enkarni Blanco e Josu Eguzkitza e da 1992 a 1997 Francisco Palacios, 
          Francisco Zabala ed Aitor Olabarria, e dopo lunghi peripli giudiziari 
          ci sorprende di nuovo nel Febbraio 2004, dopo tutte le irregolarità 
          scoperte in questo processo che i nostri 5 concittadini/e devono tornare 
          ad entrare in prigione, e per tutto ciò vi incoraggiamo a partecipare: 
          
        Domenica 7 di Marzo alle 13 h 
          dalla Zona Pedonale del parco di Santurtzi, Manifestazione Silenziosa. 
          
          Lunedì 8 di Marzo alle 19:30 h di fronte del Municipio di Santurtzi, 
          Concentramento.