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Oggetto:
[Paesibaschiliberi] valutazioni Izquiera Unida e altri a un anno dalla messa fuori legge di Batasuna

Data:
Wed, 27 Aug 2003 15:39:47 +0200 (CEST)

Dal quotidiano GARA del 26.08.2003

IZQUIERDA UNIDA: «LA SINISTRA INDIPENDENTISTA È ANCORA QUI, E CON UN DI PIÙ DI LEGITTIMAZIONE PER LA SUA
GENTE»
Anche il Partito Nazionalista Basco (PNV) e Eusko Alkartasuna (EA), un anno dopo, mettono in discussione gli effetti della sospensione di Batasuna

Un anno fa, il giudice della Audiencia Nacional (tribunale speciale, N.d.T.) spagnola Baltasar Garzón, decretava la sospensione e la chiusura delle sedi di Batasuna. I portavoce di IU, PNV e EA mettono in discussione l’efficacia di questa misura e denunciano la conculcazione di diritti fondamentali. Così, il portavoce della Presidenza di Izquierda Unida – Ezker Batua (IU-EB, sezione basca di Izquierda Unida, N.d.T.), Mikel Arana, ha ieri sottolineato che «si è solo ottenuto di creare incertezza su diritti fondamentali» e ha constatato che «la sinistra indipendentista continua ad esistere».

GARA

BILBAO

Il portavoce della presidenza di IU-EB, Mikel Arana, ha ieri considerato che il provvedimento che il giudice della Audiencia Nacional spagnola, Baltasar Garzón, ha emesso un anno fa e con il quale ha decretato la sospensione delle attività di Batasuna, «non è servito a niente» e ha sottolineato che questa decisione «ha solo ottenuto di generare maggiore incertezza rispetto all’esercizio dei diritti più fondamentali».

In dichiarazioni rilasciate all’agenzia Europa Press, il dirigente di IU ha detto che la misura contro la formazione della sinistra indipendentista non ha portato ad alcuna soluzione e ha aggiunto che «la realtà è assolutamente ostinata ed alla fine ci accorgiamo che la sinistra indipendentista continua ad esistere e, inoltre, se possibile, con un di più di legittimazione per la sua gente».

«Riteniamo che questa decisione, come abbiamo potuto verificare anche solo nelle ultime tre settimane, è servita soltanto a generare un’incertezza per quanto concerne l’esercizio dei diritti più fondamentali, come può essere quello di manifestare, per non parlare dei diritti politici più fondamentali, come può esserlo il presentarsi alle elezioni», ha detto Arana.

Mikel Arana ha anche voluto ricordare che, nonostante gli annunci del PP, ETA continua ad esistere e ha aggiunto che «c’è anche stato un partito politico democratico che non ha potto presentarsi alle ultime elezioni amministrative, con l’inaccettabile restrizione della democrazia che ciò ha comportato».

Inoltre, si è detto convinto che «le decisioni giuridico-politiche che si sono prese nel corso di
quest’ultimo anno saranno assolutamente invalidate dalle istanze giuridiche europee, lasciando in tutta evidenza la carenza democratica e l’inesistenza di separazione di poteri che si sono verificate nello Stato spagnolo, con la gravità che ciò comporta».

In nome del PNV, Juan Mari Juaristi ha espresso l’opinione secondo la quale la misura «non è servita a risolvere alcuna questione, ma l’unica cosa che ha fatto è stato rendere più violenta la situazione» e ha aggiunto che la sospensione di Batasuna «fa parte di una specie di GAL (Grupos Antiterroristas de Liberacion, gli squadroni della morte paramilitari organizzati ai tempi dei governi socialisti per combattere la dissidenza basca, N.d.T.) giuridico, nel quale uno Stato che si suppone di Diritto assume una serie di decisioni politiche che sono, a loro volta, amministrate dai giudici che, in questo caso, sono semplici cinghie di trasmissione del Governo e del PSOE».

Begoña Errazti, presidente di EA, hada parte sua segnalato che «si è consolidata la connivenza del PP con certi settori del Potere Giudiziario» e ha sottolineato che «sono divenuti realtà anche i
tentativi di utilizzare ciò che fino ad allora erano stati certi mezzi di comunicazione nella strategia
ultracentralista e antibasca».

Dal PP, per contro, si è fatta una valutazione diametralmente opposta. Così, il presidente il
presidente di questo partito in Bizkaia, Leopoldo Barreda, ha affermato che la messa fuori legge di Batasuna «ha situato ETA-Batasuna nel peggior momento della sua storia» e ha pronosticato che si troverà, nel futuro immediato, «a subire altri danni».

Inoltre, ha paventato la possibilità che esistano «inadempimenti della legalità» nelle manifestazioni
indette per oggi, nel primo anniversario della sospensione e ha esortato il Governo di Lakua (Governo Autonomo Basco, N.d.T.) ad impedirli.

Barreda ha mostrato la sua convinzione che quest’anno «si è verificato un avanzamento della democrazia e della libertà, dato che i terroristi sono usciti dalla maggioranza delle istituzioni basche e si è visto che si possono combattere i nemici della democrazia».

Anche il segretario generale del PSE in Bizkaia, José Antonio Pastor, ha valutato positivamente la
sospensione di Batasuna, anche se ha puntualizzato che «non è servita a farla finita con il fenomeno del terrorismo, come alcuni vogliono farci credere». Ha sostenuto la necessità di altri tipi di misure politiche, giudiziarie e poliziesche fino a quando otterremo che la violenza di ETA scompaia definitivamente dalle nostre vite.

 

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