Condanna a 343 anni
        L'Udienza condanna a 343 anni 
          al militante dell'Eta Javier Gallaga per l'assassinio di un militare 
          
          L'ex membro del ' comando Andalusia' dovrà indennizzare, insieme 
          agli altri accusati in questa causa, con più 270.000 euro alle 
          vittime 
          EUROPA PRESS | MADRID 
          L'Udienza Nazionale ha condannato a 343 anni di prigione il militante 
          dell'Eta Francisco Javier Gallaga Ruiz per l'attentato commesso il 20 
          maggio 1996 a Cordova contro membri delle Forze armate, nel quale risultò 
          morto un sergente e ferite altre quattro persone. L'ex membro del comando 
          Andalusia dovrà indennizzare, di forma unita con gli altri accusati 
          per questa causa, con più di 270.000 euro le vittime. 
          La Sezione Prima del Penale dell'Udienza Nazionale considera Gallaga 
          autore di un delitto di attentato, 24 assassini in grado di tentativo 
          e strage. Il tribunale considera accreditata la sua integrazione nell'organizzazione 
          terroristica, la sua partecipazione diretta al comando Andalusia e che 
          fu la persona che fornì il materiale che si usò nella 
          commissione dell'attentato. La sentenza considera provato che Gallaga 
          Ruiz era membro di ETA ed integrò per decisione della direzione 
          della banda, nel mese di giugno di 1996, insieme a Mikel Azurmendi, 
          Maite Pedrosa ed Asier Ormazabal, condannati già per questo attentato, 
          un gruppo per agire in Andalusia. Secondo la sentenza, Gallaga Ruiz 
          trasportò da Madrid il materiale necessario per l'esecuzione 
          degli atti terroristici di questo" comando." 
          Azurmendi, Pedrosa ed Ormazabal fabbricarono tre artefatti esplosivi, 
          due di essi si impiegarono in pentole metalliche che furono introdotte 
          in due auto che erano state rubate in precedenza e che furono parcheggiate 
          nel Viale Carlos III di Cordova. Il terzo artefatto si impiegò 
          in un contenitore di spazzatura nella stessa via, nel preciso posto 
          di transito abituale di un autobus dell'Esercito. I militanti dell'Eta 
          attivarono le cariche esplosive quando l'autobus, con venti persone 
          circa arrivò alla zona dove erano posizionate, ottenendo solo 
          l'esplosione di quella installata nel contenitore. La deflagrazione 
          causò la morte del sergente Miguel Ayllón Díaz-González 
          e ferì il capitano Antonio Duca Rigoglioso e l'alfiere Antonio 
          Granado Bermejo. Inoltre, provocò lesioni a Manuel Espino Madueño 
          ed Antonio Lara Andreu che passavano nella loro automobile per il posto. 
          
          In quanto alle indennità, l'accusato dovrà pagare 180.303 
          euro, unitamente e solidalmente coi tre autori di questo attentato, 
          i parenti del sergente deceduto. È anche obbligato a pagare 3.000 
          euro agli eredi di Madueño, 90.000 euro al capitano ferito e 
          3.000 euro a Lara Andreu. 
        
          Condanna a 343 anni per membro Eta 
          
          Per aver fornito esplosivi ad attacco a un autobus nel '96 (ANSA) - 
          MADRID, 3 APR - 
          Francisco Javier Gallaga Ruiz, gia' membro del 'Comando Andalusia' dell'Eta, 
          e' stato condannato a 343 anni di carcere. Questo per aver fornito gli 
          esplosivi usati nell'attentato contro un autobus dell'esercito che nel 
          '96 costo' la vita a un sergente. L'imputato deve indennizzare anche 
          gli eredi del sergente e altri quattro feriti. A Gallaga inflitti 27 
          anni di carcere per l'attentato mortale e 13 anni per aver tentato di 
          uccidere ognuno dei 24 militari a bordo del bus.
        Fonte ANSA