|   7 Ottobre 2006  
            NO BORDER PARADE
              Siamo 
              le parole che diciamo. Siamo i conflitti che agiamo. Siamo le strade 
              che attraversiamo. 
            Siamo occupanti di case che pensano che il diritto all'abitare 
              non passa attraverso il mercato degli affiti dai prezzi insostenibili, 
              siamo giovani che costruiscono isole di liberta' e di condivisione 
              autogestendo centri sociali, siamo studenti che si autoriducono 
              la mensa e precari che rivendicano la gratuita' dei trasporti. 
            Siamo i sentieri tracciati dai nostri desideri: piazze, strade 
              e spazi liberi da vivere in comune e senza limiti di orario e senza 
              controllori, film copyriot e libri gratuiti. E la voglia di riprenderci 
              tutto quello che non abbiamo ancora avuto e che ci spetta. 
            Siamo parte integrante di un tessuto connettivo che si esprime 
              in molteplici forme di vita e produce la ricchezza materiale e immateriale 
              dei territori in cui viviamo, siamo corpi e macchine comunicanti 
              in movimento la cui vita e' quotidianamente messa a valore e sfuttata 
              nei mille modi in cui questa citta' e' capace. 
            SABATO 7 OTTOBRE
            e' giornata di mobilitazione europea dei migranti. I linguaggi 
              e le pratiche del conflitto attraverseranno lo spazio metropolitano: 
              le reti sociali si incontreranno nelle strade e nelle piazze di 
              Bologna per chiedere l'immediata chiusura dei cpt, l'abrogazione 
              immediata della legge Bossi- Fini e un'Europa sociale senza alcuna 
              frontiera. 
            Chiudere i Cpt e' affermare il diritto di tutti gli uomini e di 
              tutte le donne alla cittadinza universale. 
            Chiudere i Cpt e' smontare un anello della catena del comando sul 
              desiderio autonomo di migrare. 
            Chiudere i Cpt e' combattere lo sfruttamento del capitale sul lavoro. 
            La NoBorderParade e' manifestazione cittadina comunic-attiva di 
              chi non vuole confini, nemmeno nella nostra citta', la *bolognarossa* 
              dello sceriffo Cofferati, degli sgomberi e delle deportazioni nel 
              lager etnico di via Mattei, delle complicita' delle imprese private 
              nella gestione del Cpt (Concerta spa, 
              Confraternita della Misericordia), del business delle cooperative 
              nel settore edilizio, della pulizia, dei servizi alla persona. 
            La NoBorderParade e' la parata di chi vuole abbattere le barriere 
              e i confini mobili delle metropoli contemporanee, gli occhi invadenti 
              delle telecamere e la militarizzazione delle strade, e' un assalto 
              linguistico e comucativo al paradigma della sicurezza. 
            La NoBorderParade e' la nostra risposta a chi crede di poter disciplinare 
              i nostri comportamenti, a chi vorrebbe rinchiudere la nostra socialita' 
              in luoghi e orari predefiniti. 
            Nella Bologna del proibizionismo, delle piazze invase dalle camionette, 
              dei portici ornati di telecamere non possiamo che tessere il territorio 
              comune del conflitto. 
            Un territorio espressivo e molteplice, un fiume in piena che abbatte 
              ogni divieto.  
              Cominciando da sabato 7. Ci vediamo alle 16.00 in via Indipendenza. 
            CHIUDERE I CPT ABROGARE LA BOSSI-FINI. 
              CREARE DAL BASSO UNA CITTA' DI DIRITTI E CONFLITTI.
            promuovono: 
              CRASH!, CUA, MAO, TPO, PASSEPARTOUT, RETE UNIVERSITARIA, VAG61   |