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Ciemmona 2

BUSHIDO - "La via del guerriero"

1. Non ho genitori: cielo e terra sono i miei genitori

Questo è il primo dei diciassette punti del Bushido. È la dichiarazione iniziale, nel più puro spirito Zen, di un sentire dal profondo di appartenere ad una dimensione non duale.

Il Samurai che da questo momento forzando volutamente la mano (per la mente dei meno avvezzi) chiamerò l'Iniziato o anche il Sanniasin, il Ricercatore del Vero, l'Uomo dello Zen, Il ciclista critico non è radicato nella dimensione "umano-sociale", egli rinnega la famiglia, base della società umana, per affermare il proprio legame prioritario con il tutto, con l'universo, egli non è parte, non è frammento, non appartiene alla dimensione "degli uomini", egli è figlio del cielo e della terra, è figlio del tutto, dell'universo, i confini e le limitazioni, etiche, culturali e di parte non possono contenerlo.

Egli è figlio dei principi Taoisti del maschile e del femminile, il cielo e la terra, il figlio degli elementi contrapposti della tradizione alchimista occidentale, cielo-terra, acqua-fuoco.

Egli non ha legami che lo rendano parziale verso qualcuno o qualcosa, il suo legame prioritario il suo vincolo di nascita lo tiene fedele al tutto, e dunque a se stesso nella maniera più profonda, egli non è disposto a dimenticare di essere vincolato all'Universo e dunque all'intera dimensione umana per interessi di parte, di famiglia, di gruppo, di amicizia, di patria o di qualunque altra forma di follia organizzata.

L'universo è la propria casa, l'umanità la propria famiglia, uno Spirito profondamente Nobile non gli permette di dimenticare la "Legge Universale" per meschini interessi di parte.

Il primo legame è con l'universo, tutto il resto può aspettare.

Questo primo punto del Bushido introduce ad una prospettiva assolutamente differente da quella dei dieci comandamenti biblici, in cui l'onore dovuto al Padre e la Madre, ci spinge ad ereditarne i destini, già innumerevoli volte vissuti, in un ciclo continuo, scandito dalle nascite e dalle morti, dalle generazioni passate.

È una prospettiva nuova, un dire: "la tradizione intesa come cultura umana delle generazioni passate esiste, ma è mio compito pensarla comprenderla e superarla".

l'Iniziato, (e qui Nietzche ci aveva visto giusto), è un ponte, un transitare, un crescere ed un divenire che lascia alle spalle il vecchio, per permettere al nuovo di nascere, al Ricercatore di scoprire in se stesso il Budda, all'umano di riscoprirsi divino, al Piombo di trasformarsi in Oro.

Ed è come creatore di se stesso che l'uomo dello Zen prende tutta la responsabilità che il vivere come essere cosciente e consapevole comporta. Egli non delega nulla al passato, riscopre in ogni momento della propria esistenza la pienezza ed il vuoto che vivere in un Mondo Meraviglioso e Terribile esige.

il primo sentire del samurai è di essere figlio del cielo e della terra e cosi di conservarla tale.

Quale migliore modello di vita? Essere liberi di fare le scelte che facciamo, ricordando solo di far parte di un tutto e non di qualche piccola cosa.

Meditate... e pedalate!


 
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