Culto di Zos Kia

"Immondi avvoltoi! Sui vostri stessi escrementi siete dunque scivolati? Parassiti! Voi che avete reso il mondo abietto, immaginate di rivestire qualche importanza nei confronti del Cielo?". Chi parla in questo modo agli uomini in un testo scritto nel 1924 e pubblicato nel 1927? E' "Zos" che lancia il suo "anatema": un dio-diavolo che maledice l'umanità rivelandosi per scrittura automatica ad Austin Osman Spare (1886-1956), un giovane artista che attraverso questo testo paradossale intendeva anche inveire contro i critici che lo avevano attaccato. Spare, secondo le sue stesse dichiarazioni, avrebbe ricevuto un'iniziazione stregonica in giovanissima età da una certa signora Paterson - una vecchia che aveva la capacità di trasformarsi in una sensuale e bellissima fanciulla - ed a partire dal 1905 aveva alternato produzioni poetiche e dipinti di carattere erotico-occultistico. All'epoca delle sue prime produzioni il giovane artista veniva talora accolto nella casa del reverendo Robert Hugh Benson (1871-1914), uno scrittore convertitosi poi al cattolicesimo, autore del celebre Padrone del mondo (1907), che aveva studiato a lungo - per attaccarlo - il mondo occultistico e massonico. A torto od a ragione, la sua casa era ritenuta stregata, e Benson, resosi conto delle facoltà "stregoniche" di Spare, potè presentarlo a vari esponenti del dubbio mondo su cui conduceva i suoi studi. Nel 1909-10 Spare entra nell'Astrum Argentinum, la branca di Crowley della Golden Dawn, e collabora all'"Equinox" crowleyano. Chiamato alle armi nella prima guerra mondiale, Spare si afferma come artista negli anni 1919-21, ma il successo è di breve durata: l'intenso erotismo magico che pervade le sue opere suscita la disapprovazione di molti critici, che lo mettono anche in relazione con la sua vita privata disordinata e scandalosa. La pubblicazione dell'Anatema di Zos consacra la rottura definitiva con i critici e con l'arte "ufficiale": da allora (1927) alla sua morte nel 1956 vivrà in condizioni molto povere, frequentando barboni e prostitute, anche se non mancherà qualche esposizione importante delle sue opere come quella del 1947 alla Archer Gallery. Solo dopo la morte l'esecutore testamentario Kenneth Grant ne ripubblicherà i testi principali e lo farà largamente conoscere in ambiente crowleyano.
Il sistema magico di Spare è il "culto di Zos Kia". Kia è il principio fondamentale della vita, l'"Io atmosferico" o Sé Cosmico, che si manifesta tramite Zos, il fluire di sensazioni che costituisce l'uomo (e che ha anche un aspetto demoniaco, come risulta dall'Anatema). Nell'uomo individualmente Zos e Kia sono artificialmente divisi, a causa principalmente della ragione; dalla riunione dei due principi scaturisce la potenza magica. Il metodo per conseguire tale potenza aggirando le barriere poste dalla ragione è una variante della magia sessuale crowleyana, che parte dall'idea dei "sigilli" secondo cui sarebbe possibile concentrare qualunque desiderio o progetto dell'uomo in un segno o simbolo, parte di un "alfabeto del desiderio" di cui ogni lettera è riferita ad un principio sessuale. In una delle varianti della tecnica il simbolo o sigillo deve ritenere tutta l'attenzione meditativa del mago durante l'atto sessuale in forma "selvaggia": perchè questo si realizzi è necessario superare il normale rapporto con la donna "attraente" cercando piuttosto compagne vecchie e repellenti, incubi o elementali creati magicamente e infine "la natura interna" o se stessi. Gli ultimi casi - che evocano l'autoerotismo e l'VIII grado dell'O.T.O. -  si ritrovano in una variante della tecnica di Spare, in cui per l'atto di magia "autosessuale" vengono utilizzate "vergini di terracotta" in cui verra inserito il "desiderio sigillizzato", che saranno quindi seppellite sotto terra. Riferendosi ad antichi riti greci, Spare consiglia per esempio: "Seppellire l'urna a mezzanotte, quando la luna è al quarto. Quando la luna scompare, dissotterrare l'urna e  - ripetendo l'incantesimo adatto - versare in terra il contenuto come una libagione. Quindi tornare a seppellirla" (dopo averla riempita di nuovo). Istruzioni più complesse riguardano il "sabba" dove ritorna come protagonista una donna che dovrebbe essere "vecchia, grottesca, [...] sessualmente attraente come un cadavere" che tuttavia "diventa un supremo veicolo di consumazione" in un rito che "si basa principalmente sull'inversione dei servizi religiosi ortodossi" (e ricorda quindi, per certi versi, la "messa nera"). Ma Spare, che pure sembra avere avuto notevole vitalità sessuale - Grant assicura per esempio che "in una sola notte riuscì ad accoppiarsi con diciotto donne" - resta noto negli ambienti thelemiti soprattutto per il suo contributo alla magia autosessuale. I riti di Spare rimangono popolari in numerosi gruppi della vasta "zona libera" che si ispira a Crowley ed ai suoi discepoli più o meno "indipendenti" senza aderire alle varie branche dell'O.T.O. (dove peraltro Spare viene tuttora studiato). Forse, tuttavia, la maggiore influenza di Spare si ritrova nella corrente - di crescente importanza - chiamata "magia del caos" (Chaos Magick), una costellazione di piccoli gruppi in Inghilterra e negli Stati Uniti, che leggono soprattutto gli scritti di Peter Carroll - leader del gruppo I.O.T. (Iniziati - o Illuminati - di Thanateros) -, Ray Sherwin, Lionel Snell e Stephen Mace oltre a riviste come "Kaos" (precedentemente chiamata "Chaos") diretta da "Joel Biroco" (Steve Marshall). Contatti fra gli Illuminati di Thanateros e l'O.T.O. del Califfato sono stati ristabiliti dal 1989 in Inghilterra.


tratto da Il Cappello del Mago, di Massimo Introvigne - SugarCo