Stregoneria

di Hakim Bey




L'universo vuol giocare. Coloro che rifiutano per secca avidità spirituale e scelgono la contemplazione pura, rinunciano alla loro umanità - coloro i quali rifiutano per ottusa angoscia, quelli che esitano, perdono la loro chance alla divinità - coloro che si fondono, cieche maschere di Idee, e scalciano intorno cercando qualche prova della propria solidità, finiscono per guardare da occhi di morti. Stregoneria: la coltivazione sistematica di coscienza arrichita o non ordinaria e il suo impiego nel mondo dei fatti e degli oggetti per procurare i risultati desiderati. Le aperture incrementali di percezione gradualmente bandiscono i falsi sè, i nostri rumorosi ospiti - la "magia nera" dell'invidia e della vendetta fallisce perchè il Desiderio non può essere costretto. Dove la nostra conoscenza della bellezza armonizza con il ludus naturae, lì inizia la stregoneria. No, non il piegare i cucchiai o l'oroscopo, non la Golden Dawn o il finto sciamanismo, proiezione astrale o la Messa Satanica - se volete delle boiate, cercate la roba seria, politica, scienze sociali, banche - non quelle deboli stronzate blavatskiane. La stregoneria agisce nel creare intorno a sè uno spazio psichico/fisico o aperture in uno spazio di espressione libera - la metamorfosi del luogo quotidiano nella sfera angelica. Questo ha a che fare con la manipolazione dei simboli (che sono anche cose) e di persone (che sono pure simboliche) - gli archetipi forniscono un vocabolario per questo processo e perciò vengono trattati come se fossero assieme reali ed irreali, come parole. Yoga Immaginale. Il mago à un Semplice Realista: il mondo è reale - ma allora anche la conoscenza coscienza deve essere reale dal momento che i suoi effetti sono così tangibili. Lo sciocco trova insipido anche il vino, ma il mago può ubriacarsi alla semplice vista dell'acqua. La qualità della percezione definisce il mondo dell'intossicazione - ma per sostenerlo ed espanderlo, per includere altri richiede attività di un certo tipo - stregoneria. La stregoneria non rompe alcuna legge di natura, poichè non c'e' nessuna Legge Naturale, solo la spontaneità della natura naturans, il tao. La stregoneria viola le leggi che cercano di incatenare questo flusso - preti, re, oracoli, mistici, scienziati e bottegai tutti marchiano lo stregone nemico per aver minacciato il potere della loro sciarada, la forza tensile della loro illusoria ragnatela. Una poesia può funzionare come incantesimo e viceversa - ma la stregoneria rifiuta una metafora per pura letteratura - insiste che i simboli debbono causare eventi come pure apparizioni private. Non è una critica, ma un rifacimento. Rigetta ogni scatologia e metafisica di rimozione, tutta la nostalgia sfocata ed il futurismo stridente, in favore di un parossismo o sequestro di presenza. Incenso e cristallo, pugnale e spada, bastone, abiti cerimoniali, rum, sigari, candele, erbe come sogni secchi - il ragazzo vergine che fissa dentro una tazza d'inchiostro - vino e ganja, carne, yantras e gesti - riti di piacere, il giardino di houris e sakis - lo stregone sale questi serpenti e scale verso un momento che è pienamente saturato dal suo colore, dove le montagne sono montagne e gli alberi alberi, dove il corpo diviene tutto il tempo, l'amato tutto lo spazio. Le tattiche dell'anarchismo ontologico sono radicate in quest'Arte segreta - gli scopi dei l'A.O. appaiono nel suo fiorire. Il Caos maledice i suoi nemici e premia i suoi devoti... questo strano pamphlet ingiallito, pseudonimo e macchiato di polvere rivela tutto... manda a richiedere un istante di eternità.

Tratto da Hakim Bey TAZ, Zone Temporaneamente Autonome - ShaKe Edizioni

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