Freno

 

C’è un freno…

 

che ti impedisce di uscire,

che rallenta il tuo cambiare,

il tuo mollare le menate,

il tuo metterti a lottare.

 

Resterò

 

Resterò

Nella culla della vita

Solitarie le impressioni

Infinite le passioni

 

Tra di noi

 

Legame “underground”,

buio esteriore

nel silenzio delle parole.

 

Come simbiosi genetica,

succediamo nel vivere,

noi che ci facciamo compagnia.

 

Viva la CRAI

 

Viva la CRAI,

che bella spesa,

viva la CRAI,

la busta pesa,

viva la CRAI,

diventi obesa,

viva la CRAI!

 

Eri nu fiore

 

Eri nu fiore colorato e splendente

Bastava un incontro a colorare la realtà

Ora chissà se c’hai un po’ di colore addosso

Che la pioggia del tempo lavi via tutte le brutture…

 

FILASTROCCA E BASTA

 

L’ilarità scatena il riso.

Il riso qui scappa coi fagioli.

I fagioli l’han mandato in paradiso.

In paradiso non siam soli,

se non siam soli ilarità.

La poesia è tutta qua.

 

 

Punti Neri

 

Venerati e ricercati,

divinità materiali

ed epidermiche,

sempre alla ribalta.

 

Allontanati,

ritornano,

schiacciati,

crescono.

 

Inutile contrastarli e nasconderli,

sono sempre lì,

a far smaniare chi non li ha.

 

E se spremerli vorrai,

chiedi permesso innanzi,

‘chè doloroso è il procedimento.

 

This is the end

Ora che tutto ha perduto un senso

Cosa saranno questi giorni che

Si accumuleranno l’un sull’altro

Confusi, incerti, casuali e inutili…

 

Le vittorie e le sconfitte

La rabbia e l’amarezza

Il pianto solitario nell’ateismo melmeggiante

Dove sono le consolazioni?

 

Economia

 

Sbagliata, ingiusta è Economia,         

drindrin

 

Pur vero è che non mi fò mai sentire

L’orgoglio costa molto di più del telefono

E come i ricci parlo con me stesso

Ma non puoi trovare gli occhiali senza gli occhiali

 

che con cieche braccia prende e dà    

ma nell’erroneo la stolta  permane,

se pensa che la cosa così resta.

 

Chè l’economia non sa il vero,

prodotto di uomo,

medesima proprietà,

gli occhi spalanca, o nostra bella!

 

Piena nascesti di libertà

per diletto nostro,

brama di alcuno ti cinse.

 

Quando ciò le sveleremo,

smascherando chi l’ha,

notti silenti cesseranno. 

 

Favella di buona speranza

 

E siamo noi, che non ci capiamo,

che non parliamo mai, in due, la stessa lingua…

 

E siamo noi, che ci incateniamo,

e poi parliamo e di libertà lottiamo…

 

Ma ho visto gente libera e felice

E innamorata allo stesso tempo,

 

Ti parlo di amore puro,

viva la tua vita,

speriamo sempre felice

anche su un letto singolo…

Come il 3 e il 4 vivremo sereni,

consequenziali in vero vicini, sebbene diversi

provando il non esperito

per conservare il presente.