A PORTO SAN GIORGIO: Fermiamo le devastazioni sociali e ambientali

Domenica 10 aprile ore 18.00 al Csoa Officina Trenino di Porto San Giorgio (viale della vittoria 211 *zona ex dlf)

Fermiamo le devastazioni sociali e ambientali

Campagna informativa sul Referendum del 17 aprile e i Referendum Sociali dell’anno prossimo

*Scuola*Beni Comuni*Trivelle*Inceneritori

incontro con:

*Michela Mannozzi Usb nazionale*ricercatrice

*Umberto Talamonti *Ass. ambiente Porto San Giorgio

*presente punto raccolta firme per i Referendum Sociali*

Il 17 aprile si voterà per il rinnovo dei titoli minerari (trivelle). Il referendum riguarda “solo” le trivelle già esistenti entro le 12 miglia di costa.
Un referendum che non entusiasma, dal punto di vista politico, in quanto frutto di un conflitto di potere tra regioni (promotrici del referendum) e governo, e quindi lontano dalle dinamiche di lotta “dal basso” dei movimenti sociali adottate negli ultimi anni contro le devastazioni ambientali.

Non entusiasma neanche dal punto di vista ambientale, infatti oltre le 12 miglia e sulla terraferma, permarrà l’attuale condizione di “totale libertà” circa l’acquisizione e gestione dei titoli minerari. Come rimarrà l’autorizzazione alle prospezioni di fronte alla costa di Porto San Giorgio, peraltro anche a forte rischio di installazione di nuovi impianti d’estrazione.

Inoltre le recenti dimissioni della ministra dello sviluppo economico, Federica Guidi, ci confermano quanto sia forte il legame tra governo, capitalismo “fossile” e mafie ambientali; il governo Renzi vuol farci credere che vi siano posti di lavoro a rischio, ma come al solito si tratta di una menzogna per nascondere numerosi interessi privatissimi, di pochi, a scapito della collettività.
Tutti questi eventi non fanno che confermare l’attacco neoliberista del governo Renzi all’ambiente, che va di pari passo con quello alla scuola pubblica e al diritto alla salute. Per questo parteciperemo alla campagna per i referendum sociali dell’anno prossimo, che comprendono il quesito “trivelle zero” oltre le 12 miglia e sulla terraferma, i quesiti sulla “buona scuola” e sugli “inceneritori”.

A questo punto il referendum del 17 aprile, insieme all’inizio della campagna per i referendum sociali, aprirebbe scenari nuovi: potrebbe anche essere l’occasione per una nuova stagione di lotte ambientali e sociali in cui saranno centrali e protagonisti i singoli territori.

Ovviamente, non crediamo che il referendum sia lo strumento garante per la soluzione di tutti i conflitti e gli attacchi subiti nel quotidiano, come non crediamo che sia possibile una strumentalizzazione della campagna referendaria. Come non ricordare la beffa del referendum sull’acqua del 2011!
Quello che ci interessa è esserci, informare, con i nostri contenuti e parole d’ordine in difesa del territorio contro le devastazioni ambientali e sociali, perché non esserci, spesso, significa aver già perso.

Csoa Officina Trenino – Viale della Vittoria 211 Porto San Giorgio

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