Mar 222013
 

SABATO 30 MARZO
Tre presidi CONTRO il CARCERE

CARCERE DI SALUZZO – via regione bronta, ore 15
CARCERE DI TERNI – via delle campore, ore 15
CARECERE DI TOLMEZZO – via paluzza, ore 17

gli orari sono indicativi – aggiornamenti su informa-azione e radio black out

La solidarietà è come la primavera
Percorsi che si intrecciano. Lotte che riprendono forza.
Dentro e fuori le mura tornano a farsi sentire con forza le voci di chi afferma che il carcere è un luogo di tortura, che il carcere non è riformabile, in quanto la sua logica brutale è il fondamento stesso di questa società.
Le denuncie di vessazioni, pestaggi e ricatti fatte da molti detenuti, tra cui Maurizio Alfieri, non fanno che rafforzare l’urgenza di riportare la questione carceraria al centro del dibattito e della lotta.
Non per elemosinare una qualche riforma, che umanizzando le condizioni detentive legittimi ulteriormente l’esistenza del carcere, ma per capire una volta per tutte che il carcere è un sistema per sorvegliare e punire chiunque non si accontenti della libertà concessa da questa società democratica.
Chiunque non creda che la libertà si riduca ad una giornata elettorale per scegliere (forse) il proprio padrone, chiunque chiami con il suo nome lo sfruttamento sul lavoro, il riscatto delle banche, le guerre coloniali spacciate per umanitarie. Chiunque sia di troppo nel sofisticato mondo della libertà vigilata.
Rompere il silenzio è il primo passo per inceppare il meccanismo carcerario, che vorrebbe tutti indifferenti, rassegnati o addirittura collaborativi.
Solidarietà e complicità siano dunque le nostre armi.
Una solidarietà presente e viva, che come la primavera sbocci in ogni crepa e si manifesti in tutte le forme fino a far crollare quelle mura, fino a far diventare il carcere il ricordo di un intollerabile passato.

Solidali e ribelli. Contro il carcere e la repressione

 30_marzo