Feb 032012
 

L’edificio nel quartiere della Magliana, abbandonato da molti anni, fu occupato il 15 giugno 2007 da alcune decine di famiglie di senza casa insieme con compagni/e del C.S.O.A. Macchia Rossa.
Dopo due anni di occupazione, decine di iniziative nel quartiere, manifestazioni insieme agli altri movimenti di lotta per il diritto all’abitare, e picchetti antisfratto, scattano gli arresti.
I provvedimenti di custodia cautelare arrivano a conclusione di un’indagine posticcia realizzata dai Carabinieri. Un impianto accusatorio senza alcuna prova concreta, un teorema costruito utilizzando solo delle dichiarazioni rilasciate da alcuni occupanti: per lo più soggetti violenti e/o alcolizzati allontanati dall’occupazione.
Dichiarazioni talvolta ottenute dai CC grazie all’assenza di permesso di soggiorno dei personaggi in questione.
Ma la volontà politica del PDL romano e la campagna stampa diffamatoria de “Il Tempo” e “Il Messagero” riescono a far arrivare l’inchiesta molto oltre l’immaginabile e ben sei provvedimenti di arresto vengono emessi.
Il 14 settembre 2009 cento carabinieri con tanto di elicotteri e il generale dell’Arma Tomasone (carrierista reazionario e senza scrupoli) in testa, effettuano gli arresti. Fino a 17 giorni di carcere e molte settimane di domiciliari gli effetti immediati. L’allontanamento forzato con gli arresti prima e con le minacce dopo di compagni/e e degli occupanti più responsabili ha come ulteriore conseguenza di far sprofondare nel degrado totale l’occupazione otto marzo dove ormai da tempo vige l’unica regola della sopraffazione e della violenza. Per la felicità dei malavitosi che possono finalmente gestire la compravendita delle stanze e con il tacito (?) assenzo delle forze dell’ordine.
Il 17 ed il 24 febbraio, a due anni e mezzo di distanza, sono state fissate le due sedute per l’udienza preliminare che stabilirà quali sono i capi di imputazione da cui compagni e compagne dovranno difendersi. Il PM ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 reati tra cui estorsione, furto aggravato, detenzione di armi oltre all’onnipresente associazione a delinquere, senza escludere neanche quelli già rigettati dal tribunale del riesame ai fini della custodia cautelare. Si ripropone senza nessuna novità, e soprattutto senza vergogna, tutto l’impianto accusatorio teso a descrivere chi lotta come volgare microcriminale.
Rigettiamo tutte le loro accuse false. Rivendichiamo l’auto-organizzazione e la lotta come strade necessarie per il soddisfacimento dei bisogni sociali e la costruzione di un futuro diverso. Un futuro libero da parassiti come Caltagirone che non contento di aver speculato per decenni sul bisogno casa vorrebbe continuare ad arricchirsi gestendo l’erogazione dell’acqua a Roma, alla faccia della volontà popolare espressa nel referendum del giugno scorso. Un futuro libero da gente come Alemanno e Santori capaci solo di fare assumere
nelle aziende pubbliche amichetti, parenti e camerati. Un futuro libero dal’arroganza dei padroni, dai diktat delle banche e dai paladini del profitto.

SOLIDARIETA’ A CHI, LOTTANDO, CADE NELLE MAGLIE DELLA REPRESSIONE DI POLIZIA, CARABINIERI E MAGISTRATURA!
LIBERTA’ IMMEDIATA PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE INCARCERATI PER LE LOTTE CONTRO LA TAV IN VAL DI SUSA!

L’AUTO-ORGANIZZAZIONE NON E’ UN CRIMINE: IL VERO CRIMINALE E’ CHI SVENDE IL PATRIMONIO PUBBLICO, CHI SFRUTTA I LAVORATORI CON CONTRATTI DI LAVORO UMILIANTI, CHI VUOLE CANCELLARE L’ARTICOLO 18, CHI PRIVATIZZA I SERVIZI SOCIALI!

CONTRO LA CRISI AUTO-ORGANIZZAZIAMOCI E LOTTIAMO PER LA COSTRUZIONE DI
UN’ALTERNATIVA AL CAPITALISMO!

CSOA Macchia Rossa – Magliana
via Pieve Fosciana 56 – 82
www.inventati.org/macchiarossa