Set 072016
 

appello-2-meglioLa campagna “Pagine contro la tortura” si riunirà a Roma, domenica 18 settembre, alle ore 11 al NED in via Dulceri 211.

Dopo l’impegno nel coinvolgere case editrici e librerie, i presidi di aprile davanti le carceri con regime 41 bis, le iniziative informative, l’appuntamento davanti al DAP – per il quale 5 compagni/e sono indagati/e – e il presidio davanti il carcere de L’Aquila, la campagna approfitterà di questo momento di discussione per proseguire la lotta contro il carcere, la differenziazione interna, i regimi di tortura come 41 bis e 14 bis e il blocco riguardo libri e stampe.

Il giorno precedente alla riunione (sabato 17/9) ci sarà un presidio solidale davanti il CIE di Ponte Galeria, con appuntamento alle ore 13 a Stazione Ostiense.
Invitiamo perciò i compagni e le compagne a partecipare anche a questo appuntamento.
Il presidio è stato anticipato dal solito orario pomeridiano, per non sovrapporsi con un’iniziativa che si terrà a San Basilio, in memoria di Fabrizio Ceruso. Qui il comunicato.

Di seguito riportiamo la proposta dei compagni e delle compagne di OLGa, riguardo i punti da affrontare a Roma domenica 18 settembre, nella riunione della Campagna “Pagine contro la tortura”.

CAMPAGNA “PAGINE CONTRO LA TORTURA”
ROMA, 18 SETTEMBRE: PROPOSTA DI PUNTI DI DISCUSSIONE

SEGUE LA PROPOSTA DI PUNTI DA AFFRONTARE A ROMA DOMENICA 18 SETTEMBRE, FINALIZZATO A DEFINIRE MODI, TEMPI E CONTINUITÀ DELLA MOBILITAZIONE CONTRO IL 41BIS.
L’APPUNTAMENTO È ALLE ORE 11 AL NED PUNTO SOLIDALE MARRANELLA, VIA A. DULCERI, 211.

* Necessità di un bilancio della campagna a partire dagli spunti emersi a seguito dei presidi contemporanei dell’aprile scorso e della giornata di mobilitazione a L’Aquila dove, nonostante gli sforzi, non si è riusciti a dare la spinta generale-nazionale che ci eravamo prefissi; condivisione delle critiche rilevate da alcune compagne e compagni circa la comunicazione delle iniziative e dei momenti di preparazione delle stesse; valutazione più ampia degli obiettivi e dei metodi della campagna in modo da socializzare punti di forza e di debolezza.

* Bilancio specifico delle spedizioni effettuate, del coinvolgimento delle case editrici, dell’eventualità di un ulteriore ampliamento nel campo dell’editoria indipendente o di altri segmenti della “cultura”.

* Fin qui si capisce, in particolare nei modi di agire precedenti e successivi all’invio di libri alle direzioni delle carceri, ai giudici di sorveglianza e a quasi un centinaio di prigionieri, che le sezioni a 41bis sono blindate in maniera centralizzata; che su alcuni temi quali il 41bis, l’antiterrorismo e l’antimafia, c’è una convergenza di interessi tale da superare le contraddizioni fra potere centrale e locale che qui si sono espresse ad esempio attraverso alcune “ordinanze” dei giudici di sorveglianza locali che ordinavano la “disapplicazione” della circolare DAP sul divieto di ricevere libri.
In sostanza questa intesa si esprime nello stroncare ogni comunicazione su quel che accade in quelle sezioni. In questo senso ci sembra importante articolare la discussione, il confronto e l’iniziativa sui nessi che legano l’approfondirsi della guerra, sul fronte esterno ed interno, con lo sviluppo del sistema carcerario differenziato.

* Nella mobilitazione iniziata ci si trova insomma di fronte al muro dello stato, questa dimensione va compresa e affrontata per rendere maggiormente efficace la campagna. Il presidio in programma a Roma, davanti alla magistratura di sorveglianza in quest’ottica è molto importante.

* Programmare la realizzazione dei presidi sotto le carceri con sezioni a 41bis non toccate in aprile e cioé: Novara, Ascoli Piceno, Spoleto, Viterbo, Rebibbia, Uta (Cagliari) e Secondigliano. Quando farli, in contemporanea o no, prendere contatti con collettivi e compas per costruirli assieme a chi in quei territorio vive.
5 agosto 2016
OLGa – olga2005[at]autistici.org