Prima Riunione Nazionale
del Comitato Promotore

Firenze, 13 febbraio 2005

Domenica 13 febbraio si è tenuta la prima riunione nazionale del Comitato Promotore, aperta a tutte/i coloro che sono interessati allo sviluppo della campagna nazionale.
Erano presenti compagni e compagne di diverse città (Bologna, Viareggio e Versilia, Firenze, Milano, Trento, Cuneo, Parma, Ferrara e provincia, Roma, Napoli. Non sono potuti intervenire ma hanno dato il loro sostegno anche compagne e compagni di Novara, di Crema, della Romagna, dell'Umbria) che hanno relazionato sullo stato dei lavori nei diversi territori. Mentre in alcune città la costituzione dei Comitati cittadini a sostegno della campagna è cominciata (Bologna, Viareggio, Firenze), in altre realtà sono emerse alcune difficoltà, soprattutto nella formalizzazione di una struttura "stabile" di lavoro. Nel dibattito si è evidenziato, però, come queste difficoltà siano compensate da una generale disponibilità verificata nei territori a sostenere comunque le iniziative e il lavoro attorno ai contenuti promossi dalla campagna. Ciò è stato valutato positivamente, essendo comunque questo l'obiettivo principale propostosi dal lavoro del Comitato Promotore. Starà poi alla "sensibilità" dei compagni e delle compagne impegnate nei singoli territori il trovare la forma più corretta per valorizzare il lavoro proposto e le convergenze unitarie coagulate attorno ad esso.
Lo ribadiamo: il problema non è formale... non ci interessano tante "bandierine" messe sui tetti di case che però restano vuote...
L'obiettivo principale è il riuscire a sviluppare attorno alle tematiche della campagna delle esperienze di confronto e di mobilitazione nei territori dove siamo presenti e contribuire così allo sviluppo generale della campagna stessa.
E sulla base degli stessi criteri è stata valutata molto positivamente la manifestazione del 6 febbraio a Biella, in solidarietà con i prigionieri rivoluzionari oggetto di vessazioni e soprusi da parte dell'amministrazione carceraria. Valutazione positiva sia per il numero dei partecipanti che per la determinazione politica dimostrata su una questione così importante. E anche in questo caso si è ritenuto un "valore aggiunto" il contributo sia in termini di propaganda che di partecipazione reale svolto dai compagni e dalle compagne impegnati nella campagna.
Dopo il confronto su queste ed altre questioni di carattere generale, la riunione è proseguita formalizzando due gruppi operativi che si sono riuniti e che poi hanno relazionato a tutti gli altri il risultato del proprio lavoro.
I due gruppi sono:
1) il gruppo che segue e coordina lo sviluppo delle iniziative sul piano nazionale, che definisce ed organizza la redazione dei materiali di informazione ed approfondimento utili allo sviluppo della campagna, che si occupa della propaganda e dell'autofinanziamento.
2) il gruppo che persegue specificamente la realizzazione della "mappatura" a livello nazionale delle inchieste per reati associativi, di un manuale di autodifesa legale e politica, il coinvolgimento e il coordinamento di un circuito di avvocati a livello nazionale.
Molto sinteticamente:
il primo gruppo ha deciso di promuovere in alcune delle principali città del centro-nord, per il mese di marzo, delle iniziative pubbliche con la partecipazione di un avvocato che ha difeso alcuni degli "islamici" prosciolti recentemente a Milano e che tanto scalpore ha suscitato tra le forze politiche ed istituzionali proprio attorno all'uso dei reati associativi. La prima data, già definita, è per il 2 marzo a Bologna.
Sono stati poi individuati alcuni materiali utili alla formazione di una sorta di "kit" di base (documenti sulla storia dei reati associativi, raccolta di sentenze significative, evoluzioni e tappe dei reati associativi, ecc.) da raccogliere e mettere a disposizione di tutte le situazioni che vogliono impegnarsi nel sostegno della campagna nazionale. E' stato inoltre deciso, proprio a tal proposito, di centralizzare nel sito tutti i materiali e le informazioni relative alla campagna ed alle tematiche ad essa connesse, compresi l'elenco delle iniziative e i contatti, in tutto il territorio nazionale, con chi si sta già iniziando a mobilitarsi. Si è deciso pure di mettere in programma, dove possibile, delle iniziative di autofinanziamente (cene, concerti, ecc.) per affiancare alla propaganda politica anche la raccolta dei fondi necessari allo sviluppo della campagna.
Il secondo gruppo ha discusso e rifinito una bozza di "scheda", da distribuire a livello nazionale ad avvocati ed inquisiti, per la raccolta uniforme e dettagliata delle informazioni utili alla realizzazione della mappatura delle inchieste per reati associativi. Questa scheda sarà pronta entro il mese di febbraio e distribuita quanto più possibile. Entro il mese di aprile dovrebbe essere conclusa poi la raccolta di queste schede, per l'elaborazione finale dei dati e la loro pubblicazione. Per quanto riguarda il manuale di autodifesa si è evidenziata la necessità di realizzare un materiale non "ipertecnico", ma piuttosto uno strumento utile alla comprensione politica di cosa si può, si deve o non si deve fare nel caso capiti di subire le "attenzioni" di forze dell'ordine e magistratura. Esistono già delle bozze, che dovranno essere vagliate, sintetizzate e composte per una stesura definitiva.
Dopo le rispettive relazioni dei gruppi, e augurando buon lavoro a tutte le compagne ed i compagni impegnati nello sviluppo della campagna, la riunione si è aggiornata a:

DOMENICA 13 MARZO '05 ALLE 10,30 PRESSO IL CPA DI FIRENZE SUD
RIUNIONE APERTA DEL COMITATO PROMOTORE

Il Comitato Promotore
della "Campagna Nazionale contro l'art. 270 e i reati associativi"

Firenze, 13 febbraio 2005