Riflessioni sul corteo del 25 marzo a Parma


Sabato 25 marzo si è svolto, come previsto, il corteo contro carcere, isolamento e 41bis.

Il corteo è stato abbastanza partecipato: circa 300 persone, soprattutto grazie alla buona partecipazione dalle altre città. Il percorso è stato modificato solo il giorno prima da parte della Questura, a causa della concomitanza con la partita Parma-Inter, per cui il transito per le vie più centrali che ci avrebbe dato maggiore visibilità (e forse anche maggiore aggregazione) ci è stato negato.

Anche se la presenza locale è stata un po' sotto le nostre aspettative, il bilancio che in generale si è dato alla manifestazione è da considerarsi senz'altro positivo: innanzitutto è stato il corteo più numeroso rispetto alle precedenti iniziative sotto il carcere di via Burla e con una buona agibilità di piazza che ci ha consentito di raggiungere entrambi i lati dell'isolatissimo penitenziario e di farci sentire oltre le mura dai detenuti che ci hanno salutato e risposto in tutti i modi possibili. I muri della città sono stati letteralmente tappezzati dai manifesti d'indizione e dalle scritte in solidarietà ai prigionieri. I familiari e gli amici dei detenuti nei mesi scorsi avevano già espresso soddisfazione e incoraggiamento rispetto a questa nostra iniziativa e in questi giorni hanno avuto notizie dai loro parenti in carcere e continuano a raccontarci e a scambiare notizie con noi ogni settimana durante i giorni dei colloqui.

Dunque rimane ferma la convinzione dell'importanza di questa iniziativa, per i passaggi con cui è stata costruita (in particolare l'assemblea pubblica del 4 marzo che aveva visto un'ottima partecipazione), per la ricaduta interna, per il risalto che è stato dato da alcuni media locali ed infine per il contributo che questa iniziativa ha dato alla campagna aperta contro il 41 bis, l'isolamento dei prigionieri rivoluzionari, la differenziazione, i reati associativi e più in generale alla denuncia del forte livello repressivo messo in piedi contro i/le compagni/e in tutta Italia. Questo percorso ha anche messo in evidenza il fatto che in varie città si sono formati gruppi e collettivi che si muovono attorno alla questione carcere, probabilmente con approcci diversi, ma comunque tutti connotati da una critica radicale rispetto alla società carceraria. Siamo convinti che questo dato sia da valorizzare, attraverso la continuità di questo tipo di iniziative, uno scambio di dati ed informazioni ed un collegamento non tanto formale, quanto piuttosto teso ad approfondire le conoscenze sulle specifiche situazioni in modo da affrontare le difficoltà e poter sostenere sia le realtà locali, che le lotte che, data la situazione oggettivamente esplosiva, possono svilupparsi all'interno delle galere.

A questo scopo ricordiamo le iniziative di Genova ad aprile e di Firenze a maggio, tappe utili per un bilancio ed un'analisi sulle prospettive future comuni.



Compagne e compagni contro il carcere – Parma



***



Di seguito l'appello dell'iniziativa anticarceraria di Genova:





Prigionieri in lotta



Proponiamo a Genova quattro giornate di incontri per rilanciare la solidarietà ai compagni e alle compagne colpiti dalla repressione e in supporto alle mobilitazioni contro il carcere speciale (41bis., E.I.V.) e i reati associativi (art.270bis) che si stanno svolgendo in Italia.

Un'iniziativa per non isolare i prigionieri dalle lotte, perchè tutto questo non rimanga circoscritto ai soli che già sanno come si vive in carcere, per fornire alle persone informazioni e strumenti critici, non viziati dai giochi di potere che muovono la stampa autorizzata.



Negli ultimi due anni



- Carcere di Livorno, il giovane Marcello Lonzi viene pestato a morte dalle guardie carcerarie.

- Biella, carcere speciale, a prigionieri rivoluzionari viene proibito di ricevere qualsiasi tipo di libro o pubblicazione a seguito di un provvedimento interno del direttore su richiesta del ministro Castelli.

Parte la mobilitazione di solidarietà 'un libro in più per Castelli' culminata con la manifestazione di Biella.

- I nuovi militanti delle BR, arrestati per gli omicidi Biagi e D'Antona, vengono condannati all'ergastolo e sottoposti a regime di 41bis, da decenni non veniva applicato a prigionieri condannati per reati di tipo politico. In tutto sono 600 i detenuti in Italia sottoposti a tale regime, di cui circa 50 a regime di 41bis speciale (isolamento totale).

- Quattro indagini per associazione sovversiva nell'ambiente anarchico, condotte da digos e ros, portano in carcere una trentina di persone. Alcuni di loro sono tuttora sottoposti a carcerazione o altre misure restrittive, altri sono stati appena condannati a pene che vanno dai 3 ai 9 anni.



Giovedì 6 aprile

ore 15.00 apertura della mostra

ore 18.00 musica acustica e aperitivo a sostegno dei detenuti

ore 20.30 proiezione de 'La muerte silenciosa', film documentario sui regimi di carcerazione speciale



Venerdì 7 aprile

ore 15.00 apertura della mostra presso la biblioteca banchetto anticarcerario nei vicoli

ore 17,30 intervento sull'art. 41 bis e ex-art. 90 curato dal Comitato amici e familiari dei prigionieri rivoluzionari a seguire musica e aperitivo a sostegno dei prigionieri



Sabato 8 aprile

ore 10.30 presidio sotto il carcere di Ponte X

ore 15.00 apertura della mostra

ore 18.00 intervento di una compagna francese sulle condizioni di alcuni prigionieri, militanti di Action Directe (gruppo armato francese attivo negli anni '80)

ore 20.30 cena benefit



Domenica 9 aprile

ore 15.00 apertura della mostra e presentazione del foglio anticarcerario 'Aria' con contributi dei detenuti di Marassi e Ponte X

A seguire aperitivo e musica



Ho visto crescere, giorno dopo giorno, dentro la massicciata e intorno ai muri di cemento, un fiore, ogni volta più forte, ogni giorno più grande. Da quella crepa ho capito che si può ancora lottare, che il tuo cuore può tornare a sorridere pensando e agendo con determinazione. La forza dell'utopia di pensare un mondo che torna ad appartenerci a partire dal semplice gesto di impugnare un piccone e iniziare a distruggere il muro della prigione. La rassegnazione dei molti e la complicità dei tanti con il grigiore della vita quotidiana non riuscirà a piegarci.



In solidarietà con tutti i prigionieri e le prigioniere in lotta!


Le iniziative si svolgeranno presso la

Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer

p.zza Embriaci 5/13, Genova

ferrer@ecn.org



_______________________________________________
reati_associativi mailing list
reati_associativi@inventati.org
https://www3.autistici.org/mailman/listinfo/reati_associativi