10.07 | I nostri parchi, mica solo Gezi Parki

aperitivo mangereccio con presentazione di tre storie di resistenza, dalle 18.30, davanti al PT

Gezi Park ha colpito l’immaginario di tutti.

boscodigioiaNon sembra vero che tante/i cittadine/i stiano mettendo a rischio la propria incolumità in scontri con le forze dell’ordine pur di difendere un parco, pur di evitare che degli alberi vengano tagliati per fare posto ad un centro commerciale. Eppure tutto ciò non solo sta accadendo davvero, ma sta accadendo anche in Italia, a Milano, nonostante l’indifferenza di media e politica a riguardo.
In diversi quartieri della nostra città gli abitanti hanno deciso di alzare la voce, di farsi sentire. La fiducia nel mercato, nelle organizzazioni e nelle amministrazioni si è rotta. Il meccanismo della delega si sta inceppando, mentre cresce la volontà di autogestire le proprie vite nella convinzione che si possa determinare il destino del territorio su cui si vive. Non solo contestazione di progetti calati dall’alto e dettati da pure logiche speculative quindi, ma ferma volontà di determinare il destino di aree verdi cittadine, convinti che un parco valga molto di più di un centro commerciale e che di cemento, a Milano, ce ne sia fin troppo.

All’interno del percorso dell’attitudine “No Expo” abbiamo indagato la dinamica e l’economia del grande evento e contribuito a svelarne la logica tentacolare e speculativa. Lo stesso progetto “via d’acqua”, baluardo green dei Expo 2015, metterà a repentaglio la vita di tre parchi della cintura ovest della città in virtù di un’opera inutile e nociva. Anche per questo mercoledì 10 luglio ci troviamo davanti a Piano terra, nel quartiere Isola, per conoscerci, confrontarci, metterci in rete con Pagiannunz, Comitato La Goccia e Giardino degli Aromi, tre iniziative a difesa di tre parchi messi sotto scacco dalla colata di cemento che avanza.

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