Dopo un anno di assenza per fuggire nella New York blindata
del dopo 11 settembre, mentre gli aerei scaldano i motori
pronti a bombardare l’Iraq, i magnati dell’impero (tra
cui un rappresentante dell’amministrazione Bush,
probabilmente Powell o Aschroft)
tornano sulle montagne innevate svizzere per tentare di
ricostruire il salottino privè
chiamato World Economic Forum (Wef).
Anche se non siamo invitati noi ci saremo!
Da diversi mesi l’Anti-Wto svizzero e la Lega di Olten
(un composito forum che mette insieme le diverse anime del movimento elvetico)
stanno preparando la mobilitazione contro il Wef
sabato 25 gennaio.
Ci arrampicheremo sulle montagne di Davos per gridare che
la guerra permanente e preventiva non è fatta nel nostro
nome; per opporci al quel circolo di potenti che pretende
di decidere della nostra vita; per continuare a costruire
quell’altro mondo possibile di cui negli stessi giorni il
movimento dei movimenti ragionerà nel Forum Mondiale di
Porto Alegre.

Tra noi e Davos ci sono le frontiere della democratica
Svizzera che due anni fa ha deciso di chiuderle
per impedire il passaggio ai manifestanti;
quest’anno si ritorna a parlare di blocchi, filtraggi,
controlli ed espulsioni preventive, sulla base di occulte e
ormai famigerate liste nere ufficialmente non esistenti,
ma segretamente compilate dalle polizie europee.
Quelle stesse liste nere sulla cui base vengono operati
arresti preventivi e misure di custodia, magari per
concorso psichico, come le procure di Cosenza e di Genova
hanno dimostrato.

Noi non ci stiamo:
o passano tutti o porteremo Davos alle frontiere!

L’appuntamento è per le ore 17 di venerdì 24 gennaio
prima della frontiera di Chiasso
in contemporanea con le frontiere di Basilea e Ginevra:
vogliamo passare in corteo la dogana unendoci al movimento
della Svizzera italiana che aspetta dall’altra parte.
Vogliamo così comunicare la libertà di manifestare,
ma soprattutto lottare per la libera circolazione delle
persone. Per costruire un altro mondo, un’altra Europa
possibile, rivendichiamo il diritto di fuga dei migranti
che quotidianamente trovano sui confini della fortezza
Europa espulsioni, carceri, carceri chiamati cpt o la morte
sulle carrette del mare.

STOP AL WEF SENZA SE E SENZA MA,
INVITIAMO TUTTI E TUTTE A COSTRUIRE LA MOBILITAZIONE!


Andata e ritorno Como-Davos in pulman: 15 euro

Laboratorio in movimento Como

Per info e contatti: http://www.inventati.org/nowef