2008.07.12



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Facilitare la creazione di spazi di Terzo paesaggio di grande dimensione così da coprire l'estensione delle specie capaci di vivervi e di riprodurvisi.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sull'estensione)

Tasks

Schedule

16:45 18:40 collegamento wifi dal bocabarranca

Diary

Monday, July 14, 2008
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il lune c'e' BiKe su ResonanceFM ( http://thebikeshow.net/ )


Notes

#4

In realtà, il viagra è il sostituto del cocomero

Il vero frutto della passione? L'anguria, almeno stando a un recente studio condotto dai ricercatori della Texas A&M University, secondo cui nel cocomero si nasconde il sostituto naturale del Viagra e che quindi il frutto può essere un efficace sostituto del farmaco. Bhimu Patil, che ha seguito la ricerca, spiega che alla base della dilatazione dei vasi sanguigni ci sarebbe la citrullina, un amminoacido sintetizzabile dall'organismo umano e presente anche nella carne e nei gusci delle noci. Con una fetta di anguria, il corpo assume citrullina, che, grazie all'azione di alcuni enzimi, si trasforma in arginina, un amminoacido che aiuta il funzionamento del sistema circolatorio e immunitario. "L'arginina agisce sui capillari - spiega Patil - ed eleva la concentrazione di ossido di azoto. Questo permette di curare la disfunzione erett ile, forse anche di prevenirla. Senza i fastidiosi effetti collaterali del Viagra". Todd Wehner, studioso dell'università del North Carolina, ha detto che è inesatto aspettarsi gli effetti del Viagra con una fetta di cocomero: "Non può sostituire un farmaco", ha commentato Wehner. Penelope Perkins-Veasie, ricercatrice del Dipartimento di Agricoltura di Lane, Oklahoma, sostiene che la scoperta di Bhimu Patil è valida, ma avverte: "Occorrerebbero almeno sei grandi tazze di succo di anguria per assumere citrullina in dosi sufficienti per ottenere l'effetto desiderato". (Apcom)

#3

Sostenibilità: un batterio per decontaminare dai fitofarmaci

Grazie ad uno studio realizzato dall'Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Irsa-Cnr), è stato possibile individuare alcuni gruppi di batteri in grado di eliminare dal suolo i residui velenosi dei pesticidi. "In particolare degli erbicidi triazinici, che sono tra i più utilizzati in Italia e nel mondo per il controllo selettivo delle erbe infestanti in diversi tipi di colture", precisa Anna Barra Caracciolo, ricercatrice Irsa-Cnr. "Queste sostanze però tendono a persistere nell'ambiente ed il loro utilizzo in agricoltura costituisce uno dei principali fattori di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, destando preoccupazione per la salute dell'uomo e degli ecosistemi". Grazie a questi microrganismi, i 'veleni' possono essere rimossi dall'ambiente. Il Rhodococcus wratislaviensis, questo il nome del ceppo batterico individuato sia nel suolo sia nelle acque sotterranee, è risultato particolarmente interessante per le sue capacità di degradare e di mineralizzare l'erbicida terbutilazina e composti simili (terbutilazina, simazina e metaboliti). "L'identificazione di tale batterio in suoli ed acque può quindi essere un indicatore utile per la valutazione del potenziale di attenuazione naturale presente negli ecosistemi contaminati da questo erbicida. Inoltre, ceppi batterici con tali capacità potrebbero essere utilizzati per un eventuale bio-risanamento di siti contaminati". (CNR)

#2

MiniCaseificio modello Family Artigianale

Il caseificio artigianale famigliare, è ideale per piccole aziende agricole, per comunità ed agriturismo. Trasforma fino a 230 l di latte per ciclo e può essere utilizzato per la produzione di qualsiasi tipo di formaggio, ovino, caprino, vaccino. Ma non solo. L'attrezzatura può essere impiegata per preparare salse, cuocere marmellate, pastorizzare succhi di frutta.

Le caratteristiche principali del nostro impianto sono:

  • Riscaldamento a bagnomaria con bruciatore a gas; raffreddamento mediante circolazione forzata di acqua nell&r squo;intercapedine
  • Serbatoio di contenimento del latte di forma semisferica, fisso o ribaltabile su un lato per agevolare lo scarico e la messa in forma dei formaggi. Il meccanismo di ribaltamento può essere manuale o motorizzato.
  • Costruzione completamente in acciaio inox; la vasca di contenimento del latte può essere realizzata su richiesta anche in rame.
  • Minimo ingombro e di facile installazione. E' sufficiente collegare il camino verso l'esterno e allacciare il gas al bruciatore.
  • Accensione elettronica con regolazione della fiamma min-max
  • Una serie di accessori a richiesta possono essere forniti a corredo dell'impianto

    TEMPO DI RISCALDAMENTO 0,75°C AL MINUTO

    Per informazioni:

  • info@meclat.it
  • http://www.meclat.it

#1

Civiltà Contadina/Biodiversità rurale - Petizione on Line: RISULTATO RAGGIUNTO, ABBIAMO IL DECRETO!

Newsletter di Civiltà Contadina sulla conservazione della Biodiversità rurale

L'associazione Civiltà Contadina invia in questa occasione la newsletter oltre che ai normali iscritti anche occasionalmente a tutti i firmatari della petizione on line contenuta sul sito comunitario di Civiltà Contadina http://www.biodiversita.info per avvertire tutti che le loro firme hanno contribuito a ottenere un decreto che accoglie in pieno tutte le istanze contenute nel testo della petizione...

"Favorire l'estinzione di semi locali per rilasciare semi OGM o ibridi è come iniziare un viaggio senza ritorno. Una volta distrutti, i semi delle varietà antiche non possono più essere ricreati in laboratorio. L'ingegneria genetica non è in grado di riprodurre l'esistente. Chiedere che i semi antichi che rappresentano l'eredità delle future generazioni possano essere conservati non è solo difendere i diritti di coloro che verranno, ma è soprattutto difendere i saperi di intere generazioni di agricoltori che con le loro mani e la loro selezione hanno creato l'intera cultura alimentare italiana e ci hanno lasciato, a loro maniera, un'opera di ingegno, composta di ortaggi, legumi, frutti e cereali di ottimo sapore."

Con questa frase Alberto Olivucci, presidente di Civiltà Contadina, inaugurava il 9/4/2006 la petizione organizzata dalla nostra associazione, iniziata con lo scopo di assicurare agli agricoltori il diritto di libero scambio di semi e piante. Ciò avveniva a causa della legislazione che lo proibisce e rende di fatto illegale che i contadini diffondano le varietà del loro territorio o della loro tradizione, quelle che loro stessi si tramandano e sanno autoriprodursi, quelle che a volte fanno a meno dei pesticidi e resistono meglio alle avverse condizioni ambientali. Sono trascorsi oltre due anni ma ora possiamo dire con certezza che le istanze invocate dalla petizione tramite le tante firme sono state esaudite da un decreto ministeriale del Ministero delle Politiche Agricole. Potete scaricare questo decreto dal nostro sito

Questo risultato è merito del vostro sostegno morale e dell'impegno sostanziale di svariate associazioni che in quest'anno hanno dato vita a un raggruppamento chiamato Rete Semi Rurali al quale stanno aderendo sempre più numerose altre organizzazioni intenzionate a sostenere il ritorno della biodiversità nei campi. Sul sito della Rete troverai presto ampi spazi di commenti e di future azioni a proseguo di un percorso che va nel senso della diffusione delle varietà antiche.

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