2007.10.10



Tasks

Schedule

Notes

#4

Da leccarsi i baffi (DeriveApprodi)

Mario Soldati

Memorabili viaggi in Italia alla scoperta del cibo e del vino genuino

A cento anni dalla nascita di Mario Soldati, uno dei più grandi narratori italiani del Novecento, un'antologia che raccoglie scritti su vino, cibo, olio (e acqua), in un viaggio dentro l'Italia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, con una puntata in un ristorante italiano di Chicago. Un viaggio che dura decenni, ricco di aneddoti e di colore, costellato da una miriade di ritratti di vignaioli e di osti, attraverso paesaggi agresti che sembrano usciti da una tela del Quattrocento. Soldati ama l'umanità civile, semplice, operosa, che dalla terra tira fuori prodotti genuini. Ama l'osteria col campo di bocce, il produttore di vino schietto, l'olivicultore che fa l'olio con le sue olive. Grande, affabile conversatore, Soldati mette il suo io al centro di brevi racconti e note, di flash diaristici e memorialistici, e facendo perno su quello ruota intorno lo sguardo curioso, accogliendo stuoli di personaggi famosi e ignoti: contadini principi operai industriali artisti. Attraverso la descrizione anche minuta di cibi e vini che quest'Italia variegata produce e consuma, i racconti di Soldati si rivelano uno straordinario reportage su un paese colto nel momento di trapasso verso la modernizzazione selvaggia del consumismo. Soldati, dietro il fumo del suo immancabile sigaro tenuto stretto tra i denti, da sotto i baffi sornioni, preferisce rischiararci con le testimonianze vive di un'Italia del gusto, materiale e intellettuale, che, anche se odora di passato, avrebbe tutta la forza di indicare un'alternativa per il futuro.

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#3

Alla ricerca dei cibi perduti (DeriveApprodi)

Luigi Veronelli

Guida di gusto e di lettere all'arte del saper mangiare

Che il fine di ogni recherche non sia tanto trovare l'oggetto cercato quanto perdersi ulteriormente? È un dubbio che Luigi Veronelli, nella sua ricerca dei cibi perduti, sembra confermare, trasformando l'oggetto cercato in un viaggio per le cucine e i ristoranti d'Italia e non solo. Nelle pieghe della tradizione della cucina casalinga o regionale, in ciò che resta della cultura contadina e nel rito della condivisione del cibo, Veronelli sa scovare non l'irrimediabilmente perso, ma l'ostinatamente vivo. Cibi, sapori e tecniche di un'arte «cucinaria» che è riflesso di relazioni umane e mondane. Alla ricerca dei cibi perduti (pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 1966) è insieme una guida e un ricettario. Ma per Veronelli guidare il lettore significa innanzitutto stupirlo con nomi, origini, aneddoti e racconti popolari, alla ricerca di una lingua propria e non presuntuosa per dire di cibi perduti per insipienza o trascuratezza, oblio o dimenticanza. Allo stesso modo, dare le istruzioni per la preparazione di un piatto significa tramandare un sapere sul cibo e sul mondo che lo circonda, iniziare il lettore alla ripetizione di un gesto non più familiare.

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#2

La cuoca rossa (DeriveApprodi)

Anonimo

Storia di una cellula spartachista al Bauhaus di Weimar. Con un ricettario di cucina tedesca

Prefazione di Luigi Veronelli

Hannah R. è la cuoca del leggendario Bauhaus, la scuola di arte, design e architettura fondata da Walther Gropius negli anni della Repubblica di Weimar. Chiamata da studenti e insegnanti del Bauhaus «la cuoca rossa», nel 1918 Hannah dà vita, insieme a un gruppo di compagni e allievi di Paul Klee, a una cellula spartachista all'interno della scuola. Ai ricordi e alle ricette di questa cuoca, artista e militante si intrecciano, in una singolare biografia, discussioni appassionate sull'arte, l'architettura, la rivoluzione, scandite da incontri con i massimi esponenti della cultura e del pensiero mitteleuropeo di quegli anni pieni di inquietudine: da Wassilij Kandinsky a Rainer Maria Rilke, da Arthur Schnitzler a Gerhard Hauptmann. A far da contrappunto alla passione rivoluzionaria di cui sono intrise queste pagine e le vite dei loro protagonisti sono l'angoscia e il senso di impotenza per un'epoca in cui su una nazione sempre più inerte avanza l'ombra del nazionalsocialismo. Hannah e i suoi compagni lanciano la sfida a quella «borghesia da operetta» che di lì a poco consegnerà la Germania al più orribile degli incubi politici, e lo fanno credendo fermamente nella lotta, ma anche tragicamente consapevoli di andare all'assalto del cielo come «gli azzurri cavalli di Franz Marc».

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#1

Lo spettacolo cosmico (DeriveApprodi)

Franco Piperno

Esiste un cielo notturno per i Fenici, per i Greci, per i Babilonesi. È lo stesso che scorgiamo ogni notte anche oggi nelle metropoli contemporanee, o che osserviamo meglio quando siamo all\u2019aperto. Eppure quella volta celeste non è mai la stessa: le costellazioni cambiano nome rimandando a epiche e mitologie diverse, i punti cardinali mutano e le congiunzioni tra le stelle variano. In realtà a cambiare non sono le stelle, la posizione del sole o della luna ma il modo di «descrivere» il cielo. Perché, quando a gruppi di stelle attribuiamo una figura (le costellazioni) ciò che facciamo è «scrivere sul cielo». Da queste diverse forme di osservazione del cielo, visibile a occhio nudo di notte, derivano vere e proprie «cosmogonie», narrazioni collettive che determinano una diversa relazione fra cielo e terra.

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