EDUCATION IS NOT FOR SALE!!!



documenti e appelli raccolti in Rete:

Appello unitario di Barcellona 2002 (catalano)

Appello unitario di Salamanca 2002 (eng)

Appello per le demo del 15 marzo (fra)
[Invito ad azioni decentralizzate e diverse nelle forme e nei tempi]

Comunicato e appello sul 15/16 marzo degli spezzoni anarchici e autonomi (ita)
[con appuntamenti di piazza per il 15]

Appello per lo sciopero inter-europeo degli/lle studenti/esse (ita)
[appello di studenti tedeschi e austriaci per unire le lotte studentesche]

resoconto assemblea europea studentesca (ita)
[resoconto di un italiano presente durante il D14 in Belgio]

Di cosa discute l'UE a Barcellona? (ita)
[estratto da una pagina ufficiale dell'Unione Europea]

Banca Mondiale e privatizzazioni (ing)
[i "consigli" della BM riguardo la privatizzazione dei settori pubblici]

 

 

 


cronologia:
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Barcellona 17 marzo, ore 12:43

cronache 15 sera e 16.

Riprendiamo fiato dopo le corse di questi giorni...
Ci eravamo lasciati con le corispondenze alle cariche della Rambla del 15 pomeriggio.

Il clima di intimadazioni poliziesche non ha fatto che crescere da quel momento, nonostante la citta' e' cominciata a riempirsi, di ora in ora di sempre piu' attivist*.

Infatti, come avrete gia' saputo dalle altre cronache e testimonianze pervenute, la stessa notte fra il venerdi' e il sabato, e' stata caratterizzata da arresti e cariche. Le guardie hanno carico, come durante tutto il giorno, a freddo un corteo pacifico contro gli OGM.

La polizia ha arrestato 28 persone e i manifestanti si sono riuniti attorno al commissariato, assediandolo simbolicamente e richiedendo la liberazione degli/lle attivist* pres*. Ovviamente, come se fosse una costante, la polizia ha ricaricato.

Nel frattempo il centro della citta', soprattutto la zona fra l'universita' e il MACBA (museo dell'arte contemporanea), va riempiendosi di migliaia di persone convenute per il circo, il quale, per spettacolarita' ed effetti non ha nulla di meno di uno "ufficiale" tranne che e' alternativo, autocostruito, senza animali e anticapitalista. Insomma, molto piu' bello e divertente ;-)

Il sabato si preannuncia festoso sin dal mattino (il corteo e' annunciato per le 18).
Decine di migliaia di giovani, principalmente universitari, inondano Barcellona. La Rambla, il centro, le universita', ovunque si giri attorno Plaza Catalunya sembra di essere in un immenso squat. Colori, voci, vibrazioni e suoni sono sicuramente la nota piu' positiva che possiamo difficilmente trasmettervi da qui.
Un enorme scritta campeggia sul muro vicino al MACBA: "Squat your life, squat the world! (A)" e l'atmosfera e' proprio questa!
Bonghi e rasta, punk e studenti, giovani indipendentisti catalani, irlandesi, corsi e baschi, skaters e b.boys, "indiani metropolitani" e bambini immigrati di periferia, e tutte le altre sottoculture, politiche o meno, che animano l'universo giovanile antagonista confluiscono calorosamente e appassionatamente qui.
Insomma un senso di appartenenza ad un altro mondo, quello possibile con la nostra lotta, pervade le piazze, le viuzze e supera l'ostacolo della babilonia delle lingue.

Alle 18, ma in realta' molto prima, parte il corteo.
Al centro di convergenza, sui flyers, nei siti abbiamo letto che il corteo era diviso in quattro blocchi: quello della Campagna contro l'Europa del Capitale e la Guerra; quello della piattaforma catalana per l'europa sociale dei popoli e dell'autodeterminazione (a cui hanno aderito basch*, irlandesi, sard*, cors*, valdostan* e altr* che, perdonateci, non abbiamo riconosciuto con mille altre bandiere); quello dei sindacati (CGT, CNT e i sindacati di base); e l'ultimo di tuti gli altri gruppi in ordine sparso.

Nella realta', nelle strade e nelle piazze stracolme all'inverosimile gia' dalla partenza, e' quasi impossibile riconoscere la sistemazione dei blocchi.
La marea di gente, superiore alle 300.000 persone, si confonde, ondeggia e si mischia attraversando trasversalmente blocchi, striscioni e cordoni. E lo fa danzando, suonando, innalzando pupazzi e palloni gonfiati enormi, con un ritmo di "fiesta" tipicamente latino.

Oltre alla musica, ai colori alla gente stupita di se stessa e della capacita' di vedersi moltiplicata in centinaia di migliaia di facce diverse ma uguali. Scusate l'azzardo di questo concetto, ma l'idea e' proprio questa: vedere un fiume di manifestanti, superiore o pari in quantita' addirittura a quello di Genova-G8, e vederla straripare lungo le Avenue mentre si arrampica fino ai primi piani dei palazzi che costeggiano il corteo, da molta soddisfazione.

Il corteo avanza lento, festoso, orgoglioso, "cacerolazando" il piu' possibile, con azioni simboliche e ricche di vernici contro banche e multi.

La piazza dove si "conclude" il corteo, e la piazza della Statua di Colombo.
Li' proseguono comizi, si stendono enormi bandiere palestinesi al ritmo di "intifada! intifada!", e prosegue la musica.

Verso le 20 arriva la coda del corteo, caratterizzata dagli spezzoni dei/lle COMPAGNI/E ANARCHICI/CHE e AUTONOMI/E (e non degli infiltrati della polizia come gia' corre voce).
Nei pressi di P.zza Colon si erigono gli uffici di una delle maggiori banche e delle maggiori caserme della citta', subito bersagliati dall'azione diretta di quest'ultimi spezzoni. Sassi, cartelli stradali e benzina (e fiamme), piovono sulle mura di questi edifici.
La piazza non reagisce male, o comunque non si nota lo stesso isterismo che caratterizza molti pacifisti in Italia (scusate la frecciatina, ma siamo fatti cosi'! :-P).
Reagiscono male, invece, le guardie.
Partono da dietro e dal lato due cariche della Polizia (per l'occasione tutta vestita in nero con scudi speciali antiproiettile), che spingono il corteo verso Avenue Parallel e la Rambla. Il servizio d'ordine si cordona a 100 metri di distanza dalla polizia, per arginare i danni e fare defluire alle sue spalle il corteo. Davanti al cordone, verso la polizia, NON SOLO I BLACK BLOC ma tutt* quell* che sentono il bisogno di autodifendersi combattono con la polizia per tenerla schiacciata su un unico lato. La situazione in realta', pensandoci ora, non e' cosi' impanicata e gli nel pieno degli scontri si sentono ancora, a poke decine di metri, i bonghi del gruppo "rePERCUSSION contra el sistema!".

A complicare le cose ci pensa una terza e quarta carica della polizia dalla parte opposta, appunto dall Rambla e Av. Parallel dove la gente arretrava e dove non c'era nessun cordone solido o gente autodifesa.
La situazione si complica e la battaglia infuria disordinatamente, mentre gli sbirri cominciano a tirare fuori il meglio dei loro arsenali: lacrimogeni e pallettoni di gomma (ma pallettoni proprio, eh!).
Il corteo sbanda corre e si comprime su se stesso finche' si sparge per una miriade di stradine a ridosso del MontJuic. Mentre si corre inseguiti da pallettoni sparati anche ad altezza d'uomo, una colonna di blindati ci taglia la strada e inchioda. Scendono al volo le guardie e violentissime, con odio, fanno una strage di tutta la gente che scappa. Inseguono la folla nei negozi e nella metro.

Ormai si e' salvi solo nelle viuzze e le centinaia di migliaia di partecipanti al corteo sono sparsi per i vari quartieri.
Lungo Av. Parallel e le viuzze parallele continuano a crollare le vetrine delle banche, della Benetton e degli Alberghi e dell'Adecco.

L'elicottero, con un faro enorme, punta le zone dove ancora si registrano incidenti e li convergono decine di camionette in un carosello che durera' tutta la notte in molti quartieri e portera' all'arresto di 40 attivist*, che ovviamente la polizia ha definto "violenti" (abbiamo i nostri seri dubbi).

Nel frattempo una folla spropositata, enorme, niente affatto spaventata (questa e' la vera sorpresa!) si tuffa allo stadio di MontJuic dove c'e' il concerto di Manuchao e di altri.
Ma non e' tanto la musica, o non solo la musica, a dominare la festa, ma la stessa aria che si respirava la mattina per le vie del centro di Barcelona.

Nella notte mentre torniamo, vediamo ancora decine di migliaia di giovani salire verso il concerto-festa. E' la consapevolezza che, come recita lo striscione dietro l'enorme palco, "SIAMO MILIONI E IL PIANETA NON E' VOSTRO!"

Con (A)ffetto da Barcellona

ps
perdonateci eventuali errori ma nn abbiaamo tempo di rileggere e siamo
ignorant* :-P

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