Ma l’ingiustizia prosegue e prende nuove forme..

Siamo estremamente felici per il bel epilogo! Venerdì 15 settembre 2017, poco dopo le 20.15, Nekane Txapartegi è finalmente tornata in libertà, abbracciata fisicamente e idealmente da una grande cerchia di famigliari, compagn*, sostenit* e amic*!!

Siamo enormemente liet* nonostante non sia ancora chiaro cosa potrebbe accadere nel futuro di Nekane, soprattutto dopo che venerdì è aleggiata per ore la minaccia che venisse rinviata direttamente in Spagna, invece di essere rilasciata in libertà. Questo facendosi forti della vergognosa decisione negativa della Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) alla domanda d’asilo di Nekane, per allinearsi alla decisione del Tribunale Penale Federale (TPF), ma negligendo alla loro funzione di protezione. I funzionari della SEM hanno infatti dato un esito negativo nonostante i referti medici provanti le torture e la verosomiglianza valutata da loro stessi in un primo tempo. Nekane avrebbe diritto all’asilo.

Fa soprattutto specie la presa di posizione del Tribunale Federale per la non entrata in materia, argomentata con il riconoscimento dello “statuto” di organizzazione terroristica dell’ETA, invece di riconoscere, o peggio ancora omettendo, le prove di colpevolezza della Spagna in quanto stato torturatore; non di meno l’esitazione vergognosa delle autorità zurighesi nel rilascio di Nekane dopo la decisione spagnola di ritiro della domanda di estradizione. Tutto questo chissà per quali ragioni politico-finanziarie/ideologiche nazionali di Spagna e Svizzera.

Per non parlare dei tentativi di screditare Nekane con articoli tendenziosi e/o vergognosamente falsi, in cui si definisce Nekane come “L’attivista basca dell’ETA” (swissinfo.ch) o “presunta attivista basca dell’ETA” (riportato da quasi tutti i media locali), “ETA – Liberata la terrorista basca” (Corriere del Ticino), “Era stata condannata per appartenenza all’ETA” (RSI), ecc. Notizie tutte false in quanto Nekane è accusata dalle autorità spagnole di collaborazione con l’organizzazione ETA per aver partecipato ad una riunione con alcuni attivisti baschi a Parigi e aver fornito due passaporti a degli esponenti di ETA, accuse, ricordiamo, basate su confessioni estortele sotto tortura.

Confidiamo in un esame di coscienza da parte dalle autorità elvetiche su quanto di ingiusto è successo negli ultimi 17 mesi e dai media ufficiali per le infamie attribuite ad una donna libera per diritto morale e giuridico.

Intanto continuiamo a gioire per la liberazione di Nekane e questa collettiva vittoria solidale.

Cogliamo l’occasione per annunciare che l’azione “striscioni ovunque” del 22 e 23 settembre, nel contesto delle due settimane di azione per Nekane, resta come potenziale a seconda di come andranno le cose nei prossimi giorni. Lo stesso vale per il bus per la manifestazione del 30 settembre, che diventerebbe un momento di festa per la sua liberazione (questione che si sta valutando con i/le comagn* del resto della Svizzera).

Info: www.inventati.org/molino/nekanewww.facebook.com/collettivo.scintilla/

Nekane, felici di averti di nuovo fra di noi!
Nekane è libera!
Libertà per tutte le prigioniere e tutti i prigionieri!
Gruppo Nekane Libera

Maggiori info su www.freenekane.ch

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