Le accuse e le proposte di condanna sono assolutamente spropositate, criminalizzare il dissenso e le voci discordanti è il primo passo verso la costituzione di una dittatura.
Tre giorni di carcere (sospesi con la condizionale) conditi con multe salate, per aver partecipato ad un presidio davanti alla sede del convegno, paiono un affronto ai principi di libertà di espressione e di giustizia tanto decantati dalla nostra costituzione.
Quello che si svolgerà martedì prossimo, sarà a tutti gli effetti un processo
politico che contrapporrà da un lato giovani rei di essere usciti dall’apatia che contraddistingue la scena politica cantonale, e dall’altra la macchina
repressiva statale. In questo caso rappresentata dal procuratore Capella (PPD) e dal giudice Marco Kraushaar (PLR), di fede dunque borghese e reazionaria.
Questo atto intimidatorio non è però isolato, si inserisce in un quadro di repressione globale ai danni di singoli o movimenti che rifiutano di piegarsi
alle logiche di partito e istituzionali per fare sentire la loro voce. Questa strategia è ampia, e colpisce ovunque, dagli Stati Uniti con le liberticide
leggi antiterrorismo, passando per l’Italia con le continue accuse, retaggio del fascismo, per eversione e associazione sovversiva, fino ai Paesi Baschi,
con oltre 730 prigionieri politici attualmente detenuti nelle carceri spagnole e francesi.
Anche nella neutrale, verdeggiante e onesta Svizzera,le cui banche continuano a “lavare più bianco” e a custodire il denaro di criminali di mezzo mondo, si perseguita e s’incarcera chi mette in discussione e combatte questo sistema corrotto.
Gli sgomberi degli spazi di socialità, la costante repressione delle manifestazioni, il caso Marco Camenisch, sono solo alcuni esempi di questa preoccupante tendenza.

Il processo, aperto al pubblico, si svolgera martedì 25 ottobre presso la pretura penale di Bellinzona alle ore 9’00.

La repressione non fermerà la lotta, la libertà d’espressione è un diritto, la diversità è un valore!

CSOA Il Molino

In questa pagina sono stati raccolti da indymedia tutta una serie di materiali sulla questione.

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