Al Gran galà dei poveri, come annunciato, la denuncia contro il gioco d’azzardo si è fatta sentire. Preso di mira lo spreco e l’investimento di 50 milioni di franchi ( soldi pubblici) per la costruzione dell’edificio. E gli autonomi hanno pure letto il comunicato diramato ieri: « Dialogare per uno spazio sociale autogestito non significa barattare il diritto ad esprimersi o a manifestare » . Un diritto che per il Molino non è negoziabile. In merito all’interruzione delle trattative con la città, gli autonomi ritengono « di non aver tradito la fiducia di nessuno aderendo alla manifestazione contro l’elitaria cultura dei casinò che imperversa nel cantone » .
Per questa ragione il Molino ha protestato ieri mattina ed ha aderito alla manifestazione di denuncia contro l’inaugurazione della casa da gioco di ieri sera, la cui organizzazione è stata smentita dal Fantasma del Mattirolo. Gli autonomi di Mendrisio tengono inoltre a precisare che, pur solidarizzando con il Molino e pur portando avanti gli stessi principi sull’autogestione, si distinguono da altre esperienze in Ticino e in Svizzera. Resta l’interrogativo su chi ha scritto l’invito – non firmato – apparso su un link del sito internet del Molino, sotto il quale figurava peraltro il logo del Fantasma, che parlava di un gruppo di studenti per l’autogestione, che avrebbe preso questa iniziativa senza preavvisare né il Molino né il Fantasma.
Tornando alla protesta di ieri sera, il Molino ha rivendicato il diritto di parteciparvi esprimendo la propria indignazione, «ea chi tenta di chiuderci la bocca rispondiamo che ci saremo sempre, che le nostre idee non si sgomberano, che sede provvisoria non significa che staremo zitti » . Ancora: « oggi, per sottolineare il loro tentativo di zittire la nostra opposizione civile, ci presentiamo muti con uno striscione bianco, facendo in modo che il nostro silenzio risuoni più forte delle loro parole di condanna e dall’accumularsi dei loro dobloni dorati » .
E precisano che giovedì durante l’incontro « la prima frase detta dal sindaco è stata “ non firmerò questo accordo oggi perché voi sarete in piazza a protestare domani” » . Frase che ha spinto il Molino ad aderire alla manifestazione, « nonostante non siamo stati noi ad organizzarla. Continueremo però ad esprimere la nostra opinione in qualunque momento e a difendere il diritto di farlo.
Dare spazio all’autogestione non può significare metterci un bavaglio, ma solo mettersi d’accordo sulle regole di convivenza, già concordate dalle parti » .
A. R.

Un momento del presidio di ieri mattina ( foto Ti- Press)

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