Quindi se da un lato va sottolineato come la manifestazione si sia svolta senza violenze e danni ingenti ( basta fare il paragone con quanto succede in altre città per rendersene conto) vi sono da segnalare gli episodi di vandalismo commessi da due o tre giovani con il volto coperto, che hanno sfogato la loro protesta contro alcuni edifici come la banca del Gottardo, l’UBS, il MC Donald, il Casinò di Lugano. Dalle prime informazioni, gli autori potrebbero essere manifestanti giunti da fuori anche perchè dal Molino erano giunte garanzie sugli obiettivi pacifici del corteo.
Alcuni giovani hanno incollato manifesti ma soprattutto utilizzato spray per scrivere slogan ben evidenti sui muri. Ha rischiato di andare in frantumi ( ma si è solo scheggiata) una vetrina della multinazionale del lavoro temporaneo Adecco, i cui uffici si trovano in viale Franscini, da dove è sfilato il corteo.
Corteo che, come era stato annunciato, voleva essere un chiassoso « scaccia- inverno » e più in generale, una protesta contro il neoliberismo e le sue conseguenze e naturalmente contro il forum economico di Davos che si aprirà mercoledì.
Ad aprire la sfilata la « global machine » un complicato marchingegno sputafuoco provvisto di razzo con il quale poter magari raggiungere Marte dove « poter trovare un mondo migliore dove i politici non sono corrotti » .
Scandendo slogan e picchiando sulle padelle ( seguendo la tradizione dell’argentino « cacerolaso » ) il corteo è giunto in piazza Dante dove si è fermato per proporre un gioco di ruoli.
Qui avrebbe dovuto concludersi la manifestazione in base al programma autorizzato dal Municipio. Invece alcuni hanno voluto continuare verso piazza della Riforma, transitando poi sul lungolago dove sono stati imbrattati con scritte il Mc Donald e il Casinò. Tutti si sono poi ritrovati all’ex- macello per concludere la giornata.
Un bilancio? Per il vicecomandante della Polizia comunale
Roberto Torrente
« effettivamente non vi sono stati episodi di violenza da segnalare, ma non sono state rispettate le condizioni imposte dal Municipio, in primis quella di non andare in piazza della Riforma e di non sfilare con il viso coperto. Ma soprattutto sono stati compiuti – da parte di alcuni manifestanti – atti di vandalismo alle proprietà altrui che sarebbero di per sé perseguibili d’ufficio. Abbiamo invitato i danneggiati a farsi avanti » .
Sulla stessa linea si esprime il vice- sindaco
Erasmo Pelli. «
Non siamo assolutamente disposti a tollerare che si imbrattino edifici e piazze durante una manifestazione autorizzata: è un atteggiamento riprovevole che il Municipio non può accettare. Questa mattina, con i colleghi, faremo il punto alla situazione e valuteremo la portata dei danni, in base al rapporto redatto dalla Polizia e alle richieste da parte dei privati » .
Tra il Municipioei« molinari » sono in corso trattative per trovare una sede alternativa all’exmacello. C’è da sperare che il delicato dialogo non si interrompa per questi episodi; anche perchè, il CSOA potrebbe essere estraneo ai vandalismi in città.

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