Abbiamo notato personaggi-sanguisuga, pseudo intellettuali, cocomeri rosso-verdi, $indacalisti e Marianne nostrane a recitare le solite filastrocche: più integrazione, più aperture, società multietnica e – perché no – droga libera per tutti.
Di lavoro o dell’intenzione di lavorare nessun cenno. Queste marionette non ne hanno bisogno. Il loro mantenimento è comunque assicurato dallo Stato, dalle associazioni umanitarie (?) e da una ridda di organizzazioni che li protegge. Lo scopo di questa militanza è arcinoto: cancellare la nostra identità, i nostri valori, il concetto di Patria. Loro non ne hanno bisogno, così come non hanno bisogno di coniugare pranzi e cene. Grazie ai mandati di papà e mammà, dei sussidi, e dei fessi che li mantengono, possono dedicarsi all’autogestione, alla lotta di classe e combattere l’odiato capitalismo; possono coltivare indisturbati i frutti avvelenati di un’ideologia superata, anacronistica che conoscono solo per sentito dire. Acefali buffoni al servizio di oscuri burattinai che perseguono un disegno ben preciso: cancellarci !
Sabato 9 dicembre abbiamo avuto l’ennesima e palese dimostrazione di tolleranza dell’intolleranza. Una manifestazione autorizzata smorzata sul nascere da una non autorizzata! C’è da rimanere allibiti di fronte a cotanta arroganza, dall’apallica reazione delle autorità che permettono a degli scansafatiche impasticcati, fatti e strafatti di menare il torrone a loro piacimento, senza che nessuno, una volta e per tutte, decida di irrorarli di legnate e mandarli a calci nelle foruncolose chiappe nei paesi dei loro deliranti sogni.
Questo è il concetto di democrazia e tolleranza che queste zecche ben pasciute perseguono. Sporchi, arroganti e bastardi dentro, questi codardi incappucciati! Li conosciamo, come conosciamo le loro origini e parentele. Figli di genitori solitamente in tutt’altro faccende affaccendati, fuorché quelle di educarli. Prima il conto in banca, l’agiatezza, la rispettabilità e il colore giusto al momento opportuno, quello che ti permette di mangiare a sbafo – anche dopo il pensionamento – grazie allo Stato che sempre più Stato dev’essere. Mica scemi! Fintanto che le mammelle sono piene di latte bisogna ciucciare e far ciucciare anche i figli tarati che si auto gestiscono. Ma per produrre cosa? Solo gli escrementi che intasano quel porcile che occupano abusivamente e che si continua a tollerare, pur sapendo cosa avviene fra quelle mura e quali personaggi vengono, altrettanto abusivamente, ospitati.
A questi secchioni e lazzaroni di professione, abbiamo concesso troppo spazio; si sono prese e si stanno prendendo troppe libertà, quelle che però negano agli altri. Ma la farsa non finisce qui: dopo aver poltrito per anni, dopo essere stati coccolati e protetti dagli ambienti che sappiamo, questi figuri ce li ritroveremo in quelle nicchie dorate che abbondano in questa Repubblica di manghi, banane e altra frutta esotica. Forse in GC o in qualche dipartimento dove si dilapidano i soldi dei contribuenti, nelle nostre scuole e forse anche in Governo!
Ai Giovani Leghisti, e a titolo personale, va la nostra totale solidarietà. Fra loro, sabato 9 dicembre, c’erano giovani precari, disoccupati; giovani che per questo Paese palesano amore e attaccamento, valori condivisibili ai quali non intendiamo rinunciare onde favorire la feccia indigena e d’importazione che ci ritroviamo in casa nostra. Alle prossime Cantonali si dovrà far mente locale a quanto accaduto e a quanto troppo spesso accade in queste contrade.

Sir Drake

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