AUTOGESTIONE: COSTRUENDO UN MONDO MIGLIORE
Pratiche quotidiane di resistenza alla società del capitale

Decenni di capitalismo e neoliberismo hanno trascinato l’umanità in questa situazione, eppure continuano ad essere proposti come giusta ed unica via.
Ma mentre pochi detengono le redini del mondo-mercato, miliardi di persone sognano un mondo diverso e molti hanno scelto di mettersi in gioco in prima persona. Il movimento contro la globalizzazione è in crescita continua e l’abisso economico-politico che separa classe dirigente e popolo si sta irrimediabilmente allargando.
Il neoliberismo non è la strada e il movimento accosta abilmente critica, lotta e costruzione di una reale alternativa.
Per questo durante la settimana del 1° maggio costruiremo collettivamente un villaggio di esperienze, scambi, dibattiti, culture e resistenze, dove le varie realtà internazionali che interverranno ci condurranno alla scoperta di un mondo parallelo che, attraverso pratiche autonome e solidali di autogestione, autorganizzazione, autofinanziamento, autoproduzione alla ricerca dell’autodeterminazione per i popoli, potrà creare la reale alternativa alla società liberalcapitalista.
Basta prendere coscienza che abbiamo il diritto di essere attori/attrici della nostra esistenza, di decidere autonomamente senza subire le logiche dei potenti, senza diventare schiavi/e del consumismo e senza delegare le decisioni che ci concernono .
L’alternativa esiste e il mondo può essere quello che noi stessi vogliamo costruire. Un mondo dove al lavoro salariato, allo sfruttamento padronale, al precariato si oppongono forme di lavoro autorganizzato, passando dalla cooperativa di lavoro alla fabbrica autogestita, dall’autorganizzazione sindacale all’autoproduzione artigianale, così da creare una parallela rete economica internazionale che possa mettere in crisi, diventando valida alternativa, l’attuale sistema economico.
Un mondo dove sulle nostre tavole arrivino pietanze nate dall’autoproduzione alimentare rurale, non gli OGM, non i cibi assassini delle grandi multinazionali, frutto dello sfruttamento di persone e natura.
Un mondo dove la vita non venga brevettata, dove le grandi case farmaceutiche siano confrontate con una nuova coscienza collettiva, che riscopra il valore delle erbe medicinali e i segreti dei nostri avi, dove l’industria della cultura si trovi in difficoltà davanti al sorgere di case editrici indipendenti, di centri socioculturali autogestiti, dove l’aspetto più importante è la diffusione della cultura non il guadagno.
Un’informazione autonoma e un percorso scolastico libertario saranno strumenti utili per abbandonare il pensiero unico e crescere come esseri pensanti e autonomi. Il sistema educativo borghese, generatore di disuguaglianze, può essere superato e il legame tra scuola, leggi economiche e politiche neoliberiste, rotto.
Queste forme di vita alternative sono una realtà in tutto il pianeta, nascono da una lotta più grande, la lotta per il diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle singole persone. Vivere degnamente e liberamente sulla propria terra e per tutto il pianeta è un diritto. Basta con il controllo delle persone, la sottomissione dei popoli e lo sfruttamento delle loro terre; non possiamo accettare le attuali politiche migratorie, non possiamo concepire gli stati bunker e la sistematica violazione del diritto alla privacy. Per questo lottiamo contro ogni forma di sfruttamento e contro ogni sistema imposto.
E mentre il governo ticinese si appresta vergognosamente ad espellere la comunità ecuadoriana, preferendo metodi fascisti e repressivi (espulsioni, intimidazioni, costruzioni di carceri speciali,…) all’individuazione concreta di soluzioni solidali, la giornata del 1° maggio sarà l’occasione per rivendicare il diritto alla libera circolazione, alla casa, a un centro degno di prima accoglienza e al riconoscimento di pari diritti a tutti gli abitanti della terra.
Per costruire questo nuovo mondo, per non lasciare nelle mani di pochi il futuro di tutti noi, nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole, scegliamo nuove forme di democrazia di base e di autorganizzazione popolare, quali spazi per costruire assieme una reale alternativa.
Il mondo ci appartiene! Resistenza!

Programma della sei giorni:

Venerdì 25 aprile
Inaugurazione della mostra fotografica “CSOA il Molino. 6 anni costruendo e vivendo l’autogestione” a cura di Mixs

Martedì 29 aprile
ore 19.30: cena
ore 21.00: presentazione del libro “La Banda Bellini” con la presenza dell’autore Marco Philopat . Seguirà la presentazione della casa editrice ShaKe di Milano che da lungo tempo è attiva nel campo della controinformazione.

Mercoledì 30 aprile
ore 19.30: cena
ore 21.00: spettacolo teatrale delle Molecole Stra-Vaganti, “Amori in prima linea”, ideato al club 74 di Mendrisio. A seguire presentazione dell’esperienza.
Dalle ore 23.00: sound system ska da Genova, con Edo nel cuore.

Giovedì 1 maggio
ore 14.30: manifestAZIONE per il diritto a una vita degna e per il diritto alla libera circolazione delle persone.
POPOLI IN AZIONE….diretta!!!! (concentramento ex termica di lugano ore 14.00)
Nel corso del pomeriggio:
-presentazione del libro “Aux marges de l’Europe” di Beat Leuthard,
-intervento del collettivo napoletano casa precaria,
-danze e musiche africane del gruppo Siraba Denw’
A seguire al csa il molino:
ore 19.30: cena
ore 21.00: “La marea nera in Galicia” interverranno alcuni compagn@ dello Galicia che presenteranno la drammatica situazione e il disastro ecologico causato dall’affondamento della petroliera Prestige. A seguire presentazione del festi-clown gallego.

Venerdì 2 maggio
ore 17.00: film Bread & Roses di Ken Loach. La lotta e l’autorganizzazione sindacale.
ore19.30: cena
ore 21.00: dibattito sulle lotte sindacali. Interverranno Luciano Muhlbauer (Sin Cobas) e Enrico Borelli (SEI)
ore 22.30: concerto con il gruppo perugino “Il suono del gioio” (elettro acustico poetico drum’ & bass-reggae)

Sabato 3 maggio
ore 12.30: pranzo popular alla cocina popular
ore 14.30: dibattito sull’autoproduzione rurale con la partecipazione di due realtà autogestite italiane.
ore 19.30: cena
ore 21.00: “Argentina la ribellione, la resistenza e la costruzione”. Interverrà Marilina Marol, sociologa argentina e militante di indymedia che presenterà la drammatica situazione vissuta nel suo paese e le forme di autorganizzazione individuate dal suo popolo.
ore 22.30: concerto con i FleischKäse (combat rock militante)

Domenica 4 maggio
ore 15.30: “un’altra scuola è possibile. L’esempio delle scuole libertarie.” Con il pedagogista libertario Francesco Codello e un’ attivista della Casa Laboratorio Inti.” Nel pomeriggio atelier manuale per bambini di costruzione di oggetti.

Dal primo al quattro di maggio si svolgerà inoltre una fiera di autoproduzione alimentare ed artigianale, dove chiunque autoproduca prodotti alimentari o artigianali e’ calorosamente invitato a partecipare!

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