Corrispondenze da Cancùn, 13/09:comida para todos

quarta giornata di mobilitazione.

Oggi era la giornata delle azioni dei vari gruppi.
Il senso alla giornata che volevano dare i nostri amici messicani secondo me e' stato molto bello e di gran impatto politico e mediatico.
Per loro oggi era la giornata della riappropriazione degli spazi e dei servizi che quelli del WTO ci vogliono sempre piu' togliere.
L'idea dei messicani secondo me e' ottima: occupazione verso sera di un ristorante abbandonato( servizio,un tema particolarmente forte in una citta' come cancun,molto turistica) e con una cena popolare per tutti.
Nel giro di 5 ore siamo riusciti ad organizzarla,strano vista la difficolta' di organizzazione,un esempio: la riunione che e' alle 10 allo stadio,alle 9.45 diventa alle 10.15 al mediacenter e cosi' via.
C'era un problema logistico:come procurarsi il cibo. Alla fine del dibattito si e' deciso che il cibo ( un pentolone di pasta fredda) sarebbe stato tutto "espropriato" nei vari supermercati cittadini.
Uno e' stato beccato nel "mangare",ma se l'e' cavata con una multa.
Verso le 7 del pomeriggio partiamo tutti assieme.ero perplesso,perche' pensavo che poteva diventare una cosa sfigante,fatta da noi europei e quindi perdeva il senso di distribuire il cibo alla gente.Per fortuna quando ci siamo mossi dalla piazza delle palapas(seguiti da un fiume di un giornalisti preventemente avvisati),ci ha seguito un bel gruppo di persone,quindi siamo arrivati davanti al posto in oltre un centinaio.
si e' avuto qualche problema di troppo col sfondare la porta,pensate una semplice porta di vetro chiusa con un lucchetto da bici,eppure,i nostri eroi c'hanno messo molto piu' del dovuto.Questo non era un dettaglio da poco,perche' il ristorante si trovava in una via abbastanza trafficata,vicina al mediacenter e piazza della palapas,quindi piena di sbirri che continuavano a passare in camionetta e a vedersi queste persone.
Per fortuna il lucchetto ha ceduto prima dell'arrivo degli sbirri e quindi si e' potuto passare alla pulizia del posto.Un fatto particolare: noi siamo abituati in queste circostanze a pensare subito al generatore,alle casse,a chissa' che cavi,bene,quando in assemblea logistica si e' posto il problema che non c'era luce e noi italiani abbiamo chiesto allarmati "ma avete il generatore?" quasi come fosse una cosa che senza quello non si fa niente, abraham tranquillamente ha detto "velas"(candele...) e risolta la questione.
Quindi il tutto e' stato illuminato all'interno con candele e decorato con palloncini e carta stile buon compleanno(idea degli spagnoli questa...)
Si comincia a mangiare la pasta e si comincia a vedere qualche movimento strano: i primi poliziotti stanno scendendo dalle camionette.Sono ben 300 che arrivano un po' da tutte le vie,spuntano come funghi di corsa,si mettono in tenuta antisommossa e soprattutto in fila per tre e marciando in stile militaresco "un,due,un,due,un,due" si avvicinano a noi.
A dire la verita' da un alto pensavo"guarda che ridicoli che sono,fanno ridere" dall'altra "ammazza,se fanno sul serio ci massacrano".
Improvvisamente si arrestano e si mettono in fila per tre sempre in attesa militaresca.Contemporaneamente dall'altra parte della strada,invece di intimorirci, esplode maggiormente la festa: parte un "ya se mira el horizonte" da censura,bella ciao,el pueblo unido jamas sera' vencido e soprattutto questi due moniti di chitarrina che fanno danzare tutti.
Di fronte a questa scena i soldatini si pongono nel nostro stesso lato,ma sul marciapiede:questo voleva dire che non ci avrebbero caricato,perche' significava lasciare la strada libera al passaggio delle macchine.
Si va avanti ancora un'oretta e poi si va alle palapas,che ormai avete capito quanto centrale sia per noi questo luogo e troviamo un concerto di gruppetti locali,tra cui uno di punk tredicenni che mi permette di vedere come pogano in messico:praticamente loro si muovono tutti in circolo e si scontrano ma andando come se fosse un girotondo a tempo di punk.
Ah,per la cronaca,in questo pogo strano,io andavo come siamo abituati noi,ho frantumato il mio storico orologio che si ferma sempre,solo che ora si e' fermato per sempre.
Il resto della serata qui al mediacenter dove vedo le altre azioni della giornata:un grande a tutti quelli che hanno varcato la zona rossa e hanno inscenato delle mobilitazioni di fronte al palazzo congressi.
C'erano dei disobbedienti messicani e non so come mai non sia nemmeno passato tra le ipotesi di discussione tra noi,insomma la violazione di luoghi rischiosi ( treni o basi militari per intenderci)mi sembra una cosa abbastanza consolidata come pratica per noi.
ho cosi' la sensazione che qui si abbia un po' di fifa.
Ovviamente come ogni sera,vado a letto senza sapere cosa faremo di preciso e cosa succedera' domani,giorno della grossa(di manifestanti ce ne sono pochi in giro,quindi non so quanto grossa sara') manifestazione,c'e' l'incognita coreani che parlano di azioni radicali,mah,l'incognita anarchici, insomma come avrete ben capito,lo si scoprira' solo vivendo.

teo

ps. perdonate la citazione musicale finale,ma il sonno fa strani effetti,per es. ieri sera torno allo stadio verso le 3 con gli occhi praticamente chiusi (ah,altra parentesi,qua sostengono che io dormo con gli occhi aperti,boh..),dormo sugli spalti,in un posto coperto,ma non proprio.
mi sdraio e comincia il diluvio,fatalita' il vento soffia in direzione mia e quindi mi piove addosso: mi metto il k-way e sto li' sotto la pioggia,mi faccio dare il sacco a pelo e me lo metto sopra,ma rimango li' come un pandolo a dormire sotto la pioggia,fino a quando lorenzo mi sveglia e ridendo come un imbecille mi dice di svegliarmi e dormire dall'altra parte degli spalti(un corridoio per intenderci).Se non mi svegliava io avrei dormito sotto la pioggia....