U.S. Stocking Uranium-Rich Bombs? (U.S. vs. Them 2:00 a.m. PDT)
 http://go.hotwired.com/news/conflict/0,2100,57959,00.html/wn_ascii
BOMBE all'uranio impoverito
 Pentagon officials remain tight-lipped as weapons experts criticize
what appears to be a U.S. buildup of highly potent bombs and missiles
armed with depleted uranium in its preparation for a war with Iraq. By
Elliot Borin.

COMMENTO BY LIB
 leggendo i giornali di questi giorni in cui si fa pubblicita'
e alla poderosa macchina bellica americana comincia ad essere chiaro lo scopo dell'"OMBRELLO o SCUDO STELLARE"
tanto voluto dalla famiglia Bush e Lobby correlate (di cui ricordiamo x informazioni le pagine sull' iniziativa a Villa Cordellina contro il convegno tra militari e imprenditori <http://www.inventati.org/lib/corde1.htm>)
niente a che vedere con la difesa ma un meccanismo globale per prendere la mira alle
"DEMOCRATICHE E INTELLIGENTI"
superbonbe !!!!!!!!!!!>>>>>3000<<<<<
 

  Mercoledì 12 Marzo 2003

                         Il satellite «guiderà» la tempesta di fuoco

                          IL VOCABOLARIO DELLA CRISI B OMBE. La più «intelligente» si chiama Jdam ( Joint direct attack munition ).
                          A essa, e ad almeno 2999 altre sorelle», sarebbe affidato, promette il Pentagono, il «diretto» che in 48 ore dovrebbe spedire
                          a tappeto Saddam. Kim Michel, manager della della Boeing Integrated Defense Systems che guida il programma della
                          super-arma, non nasconde l’ansia: «Lavoriamo - dice - per essere certi che ciò che consegniamo faccia esattamente quanto
                          deve fare». In altre parole: centrare senza sbavature i bersagli indicati dal satellite, per annientare le resistenze di Baghdad
                          «limitando» le vittime civili. La ferrea Kim dirige il progetto dal 1992, subito dopo «Golfo 1»: serviva un kit per
                          trasformare (a basso costo) le bombe a caduta libera in ordigni «intelligenti», guidati non dal laser, come 12 anni fa con
                          esiti di cui molti non possono più raccontare, ma dal satellite, col sistema Gps. «Nel 1991 nuvole o fumo potevano
                          prevenire l’accuratezza. Col Jdam questo non accade più», spiega ancora la manager . «Le bombe adesso possono essere
                          sganciate da altezze fuori dalla portata della contraerea nemica. Le coordinate si scelgono in vari modi; è possibile
                          determinare i bersagli prima dell’inizio della missione, aggiornarli in ogni momento, fino al lancio. Il pilota può cambiare
                          gli obiettivi e programmare anche l’angolo con cui si vuole siano colpiti».
                         Il grosso del lavoro spetta al satellite. «Le bombe a guida inerziale sono già precise da sole, il Gps le rende però molto più
                          accurate», giura Kim. Le Jdam hanno esordito nella guerra del Kosovo e una di esse ridusse in macerie l’ambasciata
                          cinese a Belgrado. Un errore ma il problema, si spiegò, «fu d’ intelligence , le coordinate erano errate». «La precisione che
                          ci è richiesta - spiega Kim Michel - è 13 metri dal bersaglio. I test dell’ Air Force dimostrano che il 95 per cento ora cade
                          entro 9 metri».
                          La Boeing deve produrre 2.800 super-bombe al mese fino ad agosto. Ogni trasformazione di Gbu-31 e Gbu 32 (da 900 e
                          450 chilogrammi) in armi «satellitari» costa circa 20 mila dollari; al lavoro ci sono 40 ingegneri e 200 operai. L’azienda ha
                          anche messo sul mercato internazionale il sistema Jdam . Tra i partner già attivi anche le italiane Oto Melara e Alenia
                          Aerospazio.
                          Paolo Mozzo   http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20030312/nazionale/B.htm



Mercoledì 12 Marzo 2003
 LA MACCHINA MILITARE.
Rumsfeld: «Londra? Se ha difficoltà risolveremo il problema»
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20030312/nazionale/D.htm
La «madre di tutte le bombe» per Saddam
                          Test riuscito per Big Blue: più potente di ogni altra. Il video servirà da arma psicologica