altri links interessanti
http://www.cipsi.it/contrattoacqua/forum-acqua/index.htm
Una breve ricostruzione della situazione delle risorse idriche in
Palestina
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/168657.php
Lo stato delle acque il MONOPOLIO
DEI SERVIZI ESSENZIALI NEL TERRITORIO VICENTINO ACQUA
RACCOLTA STAMPA
Sabato 24 Maggio 2003
Le rilevazioni dei prezzi in base al calcolo
Istat confermano la novità scattata dopo la delibera
dell’Autorità d’Ambito Ato Bacchiglione
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20030524/cronaca/Caa.htm
Acqua, la bolletta è raddoppiata
L’ufficio statistica del Comune: più 100 per cento rispetto a un
anno fa
(50% x il gas uso domestico)
Domenica 22 Dicembre 2002
Ambito Bacchiglione
. Scontro tra vicentini e padovani: 7 giorni per trovare un’intesa
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021222/cronaca/Aab.htm
Bollette, conto alla rovescia
Il 30 si decide sulle nuove tariffe
Venerdì 20 Dicembre 2002
Oggi l’assemblea
dell’Ambito Bacchiglione che decide sulle nuove tariffe: salta tutto?
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021220/cronaca/Aac.htm
Acqua, decine di sindaci sono pronti a votare ’no’
Mercoledì 18 Dicembre 2002
Bollette, cambia tutto?
L’acqua resta calda
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021218/cronaca/Aab.htm
Un lungo summit in Comune
L’Ato dà le cifre definitive, ma devono votarle i sindaci
Martedì 17 Dicembre 2002
Acqua. Il
sindaco Regis contro l’Ato. Comuni dell’est e sindacati: fare una sola
spa berica
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021217/cronaca/Aab.htm
«Non voterò quelle tariffe»
Polemica sulla delibera E oggi summit a Vicenza
Mercoledì 11 Dicembre 2002
Ieri
però c’è stato un altro incontro tra i padovani del Cvs e
i sindaci dell’est berico che sono
interessati ad aderire al loro consorzio
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021211/cronaca/B.htm
Acqua, Vicenza insegue i fuggitivi
Convocata una riunione con tutti i Comuni che sono stati assegnati all’Aim
Martedì 10 Dicembre 2002
Colpo di scena . Mentre l’Ato Bacchiglione rinvia l’assemblea che stabilirà
le nuove tariffe, scoppia un altro caso di transfughi: ora Padova controlla
la maggioranza
http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20021210/cronaca/C.htm
Altri 5 Comuni "tradiscono" Aim per l’acqua
Sono quelli
dell’area est, che possiedono anche una centrale: sono in trattativa con
il Cvs
UN COMMENTO SULLO STATO DELLE ACQUE NEL TERRITORIO
LE RISORSE IDRICHE NEL VENETO
Note Generali BY IDRY.CO
1 - Caratteristiche idrogeologiche specifiche dell’area territoriale delle
tre Venezie: grande ricchezza di acque, sia
superficiali che di risorgiva; zone di notevole piovosità e caratteristiche
podologiche (dei suoli) adatte
all’immagazzinamento delle acque nel sottosuolo;
2 ? Principali usi delle acque in ordine quantitativo: a) irriguo e zootecnico,
industriale, idropotabile, ambientale ?
sportivo ? ricreativo.
3 ? Principali problematiche connesse alle risorse idriche.
Negli ultimi decenni si è registrata una notevole riduzione dei livelli piezometrici delle acque di falda.
Falde idriche come riserve naturali d’acqua, loro caratteristiche principali:
falda superficiale o freatica, falde profonde
dette falde confinate o artesiane, spesso in pressione.
Zone di ricarica della falda confinata: fascia compresa tra i rilievi montuosi e la così detta linea delle risorgive.
Le cause sono molteplici: concentrazione delle precipitazioni che accentua
i deflussi superficiali a discapito di quelli
sotterranei, urbanizzazioni civili e industriali che hanno ridotto le superfici
permeabili del territorio attraverso le quali
avviene la naturale ricarica delle falde, aumento del numero degli attingimenti
e dei consumi, in particolar modo per
l’industria e usi impropri delle acque sotterranee a scopi irrigui (azione
censurabile dei consorzi di bonifica e irrigazione:
apertura di fontanili, captazione di acque sub alvee, ecc.)
4 ? La fondamentale legislazione in materia di utilizzo delle acque:
T.U. di leggi sulle acque e sugli impianti elettrici 11.12.1933 n°
1775 (concetto di acque pubbliche, libero utilizzo delle
acque ad uso domestico, disciplina delle concessioni di derivazione di
acqua pubblica per usi pubblici e privati);
Legge sulla Difesa del Suolo 18.05.1989 n° 183 (razionalizzazione degli
aspetti ideografici con definizione dei vari tipi di
bacini ? regionali, interregionali e nazionali ? e costituzione delle
relative autorità di bacino ad essi preposti, bilanci idrici
per bacino; introduzione del concetto di deflusso minimo vitale per i corsi
d’acqua superficiali);
Legge 05.01.1994 n° 36, detta legge Galli [estensione del principio
di pubblicità delle acque ? art. 1, introduzione del
concetto di “servizio idrico integrato” - capo II ( unico gestore per l’intero
ciclo delle acque ad uso potabile, dalla
captazione e distribuzione alla raccolta e depurazione) e definizione dei
relativi ambiti territoriali ottimali, incremento dei
canoni ad uso industriale e riduzione delle durata delle relative concessioni
da 30 a 15 anni].
D. legis. 11.05.1999 n° 152 (introduzione di sanzioni per derivazioni
esercitate senza titolo, nuovi criteri di carattere
ecologico per la comparazione tra più domande di utilizzo ecc.)
5 ? Sistemi acquedottistici. La razionalizzazione dei sistemi acqedottistici
che in particolare la legge Galli si prefigge di
raggiungere, implica un notevole ampliamento delle dimensioni di detti
sistemi. A fronte dei microsistemi di ambito
intercomunale, comunale o addirittura subcomunale, molto diffusi fino a
pochi anni fa, si va verso il costituirsi di grossi
assiemi (Unità di servizio) agenti su aree piuttosto ampie (dell’orine
dei 25 ? 35 Comuni) detti Ambiti territoriali Ottimali
(A.T.O.). Da un lato tale processo consentirà una certa riduzione
delle perdite delle reti (esse vanno infatti ricostruite),
una migliore loro funzionalità (sitsemi a rete a fronte del sistema
dendritico) e un maggior controllo della qualità delle
acque (laboratori di analisi interni).
Tuttavia esso rappresenta una sorta di espropriazione del processo di distribuzione
dell’acqua dalle comunità locali a enti
privi di legame sociale con il territorio e, in quanto tali, del tutto
insensibili a eventuali specifiche esigenze di carattere
sociale ed economico (chi non pagherà la bolletta non avrà
più l’acqua, con completo superamento delle più elementari
norme sul mantenimento dei servizi pubblici essenziali).
A tale prima fase di ristrutturazione del Comparto idrico (razionalizzazione
tecnica), farà seguito con ogni probabilità, la
seconda della fase della ristrutturazione (quella economica) che potrebbe
tradursi nella pura e semplice privatizzazione
dei Servizi idrici.
6 ? Commenti. Ciò dipenderà ovviamente dai futuri sviluppi
del dibattito politico su questi temi, e dalla capacità che
avranno le comunità, singolarmente e in connessione con l’insieme
della società, di rivendicare il diritto a questa
fondamentale e irrinunciabile risorsa vitale che è l’acqua.
Ma, in un mondo globalizzato qual’è quello in cui ci troviamo a
vivere, saranno ancora più fondamentali le rivendicazioni di
chi, su questa Terra, ha veramente sete e l’esito dei conflitti che ne
seguiranno. Da esso scaturiranno i futuri principi che
regoleranno questa materia (l’acqua come le risorse naturali in genere),
i quali potranno configurarsi come diritti
(all’acqua, all’aria, al suolo, ecc.) o come semplici regole di mercato
(per la merce acqua, aria, suolo).
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7-
I nostri territori.
Per quanto concerne più specificatamente la
situazione dei nostri territori possiamo dire che:
A fronte di una legislazione ampia e dettagliata in
materia di risorse idriche e loro tutela, le pubbliche amministrazioni
preposte a garantirne il rispetto, in primis i Geni Civili regionali, non
operano i necessari controlli e sono in genere poco
sensibili alla gestione delle varie problematiche connesse.
Ne consegue che, venendo a mancare una salvaguardia “d’ufficio” delle risorse
idriche, acquista fondamentale importanza
l’iniziativa dei cittadini, organizzata in comitati, associazioni o quant’altro,
finalizzata a garantire, attraverso specifiche
segnalazioni alle autorità istituzionalmente competenti (Geni Civili,
Autorità di Bacino), la tutela, sia qualitativa che
quantitativa, delle acque