Appello per una MANIFESTAZIONE ad Aviano, domenica 23 marzo
La guerra che sta per iniziare ci indigna e ci spaventa.
Ci indigna perchè è ormai chiara a tutti la strumentalità
delle ragioni con cui Bush, Blair, Berlusconi intendono giustificare il
conflitto: dietro c'è il petrolio irakeno e un'idea tutt'altro che
nuova di politica di potenza.
Ci spaventa perchè l'intervento preventivo che gli USA vogliono
scatenare in Irak -a 10 anni dal conflitto del golfo e dopo terribili anni
di embargo ONU - ha il chiaro obiettivo di costruire un ordine internazionale
basato sulla guerra e la violenza, sostituti della diplomazia, del dialogo,
del diritto internazionale.
Ci indigna il comportamento del governo italiano, pronto a sostenere
l'iniziativa di Bush, deciso nel coprire di ignobili calunnie i milioni
di persone scese in piazza, per dire che mai si arrenderanno alla guerra.
Ci spaventa il ruolo che la nostra terra, il Friuli, ha già
assunto da tempo all'interno di un conflitto di cui non si riesce ad intravedere
la fine: non crocevia delle culture tra Est ed Ovest, tutte egualmente
importanti quanto diverse, ma terra di morte, base militare e aereoporto
per i bombardamenti mai puliti, mai intelligenti, che colpiranno solo civili
innocenti.
Questa guerra si deve fermare: già interi paesi e centinaia di milioni di persone in tutto il mondo si sono schierate dalla parte della pace.
La nostra risposta non può farsi attendere. A pochi chilometri dalle nostre case, la base Usaf di Aviano, sta preparandosi alla guerra.
Scendiamo tutti in piazza il 23 Marzo, alle ore 14, alla base militare di Aviano, per chiedere un Mondo e un Friuli di pace, per una riconversione civile di tutte le basi militari, per smilitarizzare la nostra regione.
Coordinamento Interregionale Fermiamo la Guerra