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donn[ol]a book  tratto dal libro " DONNE CHE CORRONO CON I LUPI " di: C. P. Estès. Sintesi e disegni di: Dellilda
La loba
I quattro rabbini
Barbablù
Vassillissa
Manawee
La donna scheletro
Il brutto anatroccolo
Scarpette rosse
Pelle di foca
La llorona
La piccola fiammiferaia
I tre capelli d'oro
Baubo, la dea panciuta
L'orso della luna crescente
Gli alberi secchi
La donna dai capelli d'oro
La fanciulla senza mani
Il Canto Hondo
MANAWEE (storia afro-americana)
C'era una volta un uomo che corteggiava due sorelle gemelle. Ma il loro padre gli disse: "Non potrai averle in moglie finchè non ne indovinerai i nomi". Manawee provava ma non riusciva ad indovinare i nomi delle due sorelle. Il padre delle giovani scuoteva il capo e ogni volta lo mandava via.
Un giorno Manawee portò con sé il suo cagnolino, il quale si avvide che una sorella era più graziosa e l'altra più dolce. Sebbene nessuna delle due possedesse tutte le virtù, al cagnolino piacevano moltissimo perché gli diedero delle leccornie e gli sorrisero guardandolo negli occhi.
Anche quel giorno Manawee non riuscì a indovinare i nomi delle giovani, e se ne tornò tristemente a casa. Ma il cagnolino tornò correndo alla capanna delle giovani. Poggiò l'orecchio contro un muro e udì le ragazze che dicevano tra di loro quanto era bello e virile Manawee. Intanto si chiamavano per nome, e il cagnolino udì e corse più velocemente possibile per riferire tutto al suo padrone.
Ma accanto al sentiero un leone aveva lasciato un grosso osso con un bel po' di carne;
il cagnolino ne sentì immediatamente l'odore, e senza pensarci un attimo si gettò nella giusta direzione. Con enorme piacere divorò la carne e leccò l'osso finchè non ebbe alcun odore. Oh! Il cagnolino d'improvviso si ricordò della missione incompiuta, ma purtroppo nel frattempo aveva dimenticato i nomi delle giovani.
Di nuovo corse alla capanna, e questa volta era notte e le giovani si ungevano l'un l'altra braccia e gambe, preparandosi forse a una cerimonia. Di nuovo il cagnolino le udì chiamarsi per nome. Fece un salto per la felicità e riprese la corsa verso la capanna di Manawee, ma dai cespugli venne un odore di noce moscata. Non c'era nulla al mondo che il cagnolino amasse più della noce moscata. Subito deviò in quella direzione e trovò una bella torta ai mandarini cinesi messa a raffreddare su un ceppo. Mentre trotterellava verso casa con la pancia piena, cercò di rammentarsi i nomi delle giovani, ma ancora una volta li aveva dimenticati.
Così il cagnolino tornò di corsa alla capanna, e questa volta le due sorelle si stavano preparando per le nozze. E quando le sorelle si chiamarono per nome, il cagnolino si ficcò i loro nomi in testa e corse via a tutta velocità dal suo padrone. Ma il cagnolino fu colto di sorpresa da un estraneo tutto nero che sbucò dalle siepi e lo afferrò per la collottola e lo scosse così brutalmente che quasi gli cascava la coda. E lo straniero continuava a urlare: "Dimmi quei nomi! I nomi delle due giovani, così le vincerò". Il cagnolino temeva di svenire, ma lottò coraggiosamente, alla fine morse il gigantesco straniero tra le dita, e i suoi dentini pungevano come vespe. Lo straniero si buttò tra i cespugli con il cagnolino che gli spenzolava dalla mano. Così lo straniero si diede alla fuga gemendo e lamentandosi. E il cagnolino, un po' correndo e un po' zoppicando, riprese la strada per raggiungere Manawee.
Sebbene sanguinasse e gli dolessero le mandibole i nomi delle giovani erano ben chiari nella sua mente. Manawee gli lavò le ferite e il cagnolino gli raccontò tutta la storia e gli disse i nomi delle due sorelle. Manawee corse dunque al villaggio delle giovani portandosi sulle spalle il cagnolino.
Quando Manawee arrivò dal padre con i nomi, le gemelle lo ricevettero vestite di tutto punto: non avevano mai smesso di aspettarlo.

Se le donne vogliono davvero farsi conoscere dagli uomini, devono indottrinarli nella conoscenza profonda. Alcune dicono di essere stanche, ma forse hanno cercato di insegnare a un uomo a cui non interessa affatto imparare.
La duplice natura delle donne. Per conquistare il cuore di una donna selvaggia un compagno deve comprenderne la naturale dualità. Qui si parla di due potenti forze femminili in una stessa donna. Per risolvere il mistero Manawee deve ricorrere al suo io istintuale - l'io-cane.
Un essere esterno e una creatura interiore. L'essere esterno vive alla luce del giorno ed è facile osservarlo, è spesso pragmatico, acculturato e molto umano. La creatura spesso sale in superficie arrivando da molto lontano, lasciando sempre dietro una sensazione. Quando un lato è più freddo, l'altro è più caldo; uno può essere solare, l'altro agrodolce e meditabondo.
Il potere dei due. Se una donna favorisce o nasconde troppo un lato, vive una vita mal equilibrata, che non le consente l'accesso al suo pieno potere. Occorre sviluppare entrambi i lati.
I due lati della natura duale, se tenuti insieme nella consapevolezza, hanno un potere tremendo e non possono essere spezzati.
Anche Manawee ha una duplice natura: la sua natura umana, sebbene dolce e affettuosa non basta per vincere. E' la sua natura canina, istintuale, che ha la capacità di insinuarsi nelle vicinanze delle donne selvagge.
Il potere del nome. Manawee vuole sapere il nome delle sorelle non per impadronirsi del loro potere, ma per conquistare un suo potere pari a loro. Se siamo interessati a scoprire i nomi siamo sulla strada giusta. Le donne spesso desiderano follemente un compagno che continui a cercare di comprendere la loro natura profonda. La donna che trova un compagno così gli resta fedele e lo ama per tutta la vita.
Dice il padre: non puoi comprendere i misteri femminili solo ponendo domande. Devi darti da fare, faticare.
La tenace natura canina. I cani sono generatori di rapporto, è l'altro lato della natura dualistica maschile. E' la natura capace di conoscere la natura selvaggia delle donne.
L'appetito seduttivo. Spesso ci si lascia distrarre da piaceri di vario genere e vi si resta intrappolati. Anche il cagnolino è distratto dai suoi appetiti. Le distrazioni dell'appetito interferiscono con il processo primario. E' necessario trattenere la conoscenza nella consapevolezza senza farci distrarre, ricordare il vero compito. Nella psiche di ognuno ci sono elementi tortuosi, ingannevoli, deliziosi. Sono elementi anticonsapevolezza: prosperano mantenendo le cose oscure ed eccitanti.
La conquista della fierezza. La psiche sceglie la priorità e riesce a concentrarsi, ora è decisa. Ma ecco che una cosa nera d'improvviso assale il cagnolino, per lui il femminino è una proprietà da vincere e nulla più. Lo straniero può essere una creatura reale del mondo esterno o un complesso negativo interiore. Gli effetti devastanti sono gli stessi. Il cagnolino lotta per conservare i nomi. Mettere il potere nelle mani giuste è importante quanto trovare i nomi.
La donna interiore. Se una donna vuole un compagno sensibile deve rivelargli il segreto della dualità femminile. Deve parlargli della donna interiore, che insieme a sé fa due. Lo farà insegnando due domande che la faranno sentire guardata, ascoltata, conosciuta: "Che cosa vuoi?", "Che cosa desidera il tuo io più profondo?". Per amare una donna, il compagno deve amarne anche la natura selvaggia.. l'amante più prezioso è colui che desidera imparare. Se c'è una forza che alimenta la radice del dolore, quella è il rifiuto di apprendere ancora. Il buon compagno è colui che continua a tornare per capire e non si lascia scoraggiare.
Se un lato della natura duale femminile si può chiamare Vita, la sorella gemella della vita è una forza detta Morte. La donna selvaggia, l'amante selvaggio, sanno sopportarne la vista. E ne escono completamente trasformati.
 
Manawee (Storia afro-americana)
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