A volte mi viene da piangere
cercando quello che prepotentemente sento vero.

Una volta qualcuno mi ha detto che non ho il senso dell’avventura.
Ma non è vero.
È che l’avventura per me è una cosa seria.
Non è una piccola e facile evasione
in cui buttarsi per stordirsi un po’.
Vuol dire vivere una cosa fino in fondo
con tutto l’impegno e la passione.
Vuol dire non chiudere gli occhi e avere il coraggio di trovarsi soli di fronte a se stessi.
Entrare nelle cose, vivere la vita,
senza cercare di cavarsela con sotterfugi,
senza nascondersi mettendo la testa sotto la sabbia,
al riparo.
Vuol dire, sempre per me, affrontare la realtà, la propria,
senza mentire a sé e agli altri.
in fondo la menzogna è noiosa,
e non dà frutti nuovi, né rivoluzioni.
L’avventura non è prendersi una pausa nella monotonia della vita,
o un gioco da salotto,
non è un intermezzo senza conseguenze,
né un turbine di intensità.
Avventura vuol dire metterci anima e sincerità,
non difendersi a tutti i costi
per mantenere un’immagine di sé che ci protegge.
Comporta un rischio.
Non mi interessano piccole evasioni,
piccoli aggiustamenti e compromessi
che lasciano tutto fermo com’è,
che niente intaccano,
ma un coraggioso
aperto
avventuroso
RIVOLGIMENTO.
Avventura vuol dire mettersi in gioco davvero,
correre il rischio di non avere sempre tutto sotto controllo,
provare a rinunciare alle stampelle a cui ci appoggiamo,
ai pilastri e ai confini che ci costruiamo
per vivere al riparo di un’identità certa e rassicurante.
Forse se riuscissimo a farne a meno
Potremo correre liberamente,
ballare come in un sabba di streghe,
parlarci l’un l’altra.
L’avventura è anche nelle cose piccole,
così come il coraggio.

Quando il mio cuore urla così
voglio ascoltarlo,
e dargli voce.
(o forse mi sto solo dando pose da donna pura e guerriera?)