Dimostrazione per Sandra Bakutz il 9 marzo 2005 di fronte all'Ambasciata turca di Copenhagen

La dimostrazione davanti all'ambasciata turca in un ricco distretto cittadino nella zona Nord di Copenhagen, è stata piccola ma combattiva. C'era uno striscione che diceva “Liberate Sandra – No all'isolamento e alla tortura”.
La band politica turca Yorumha ha suonato per l'intera durata della dimostrazione, interrotta solo da due speaker che parlavano del caso di Sandra e gridavano “SANDRA LIBERA, SANDRA LIBERA”- Il personale dell'ambasciata stava ad ascoltare con le finestre aperte.
Gli speaker hanno parlato del caso di Sandra, della brutalità della polizia turca a Istambul, ecc
Un estratto di quanto dichiarato dal portavoce del Forum Internazionale:
... “Sandra è forte. E' da quattro anni che si sta battendo per i diritti democratici dei prigionieri nelle carceri turche. E' stata attiva nella campagna contro le prigioni di Tipo F – introdotte in Turchia su pressione dell'Unione Europea. Sandra sa che chi è bloccato tra i muri delle prigioni dipende moltissimo dalla solidarietà esterna e dalle nostra pressione per riaverli tra noi. Ora Sandra è una prigioniera politica. E' nostro dovere ottenere la sua liberazione – SUBITO.”
L'estratto di un comunicato letto davanti all'Ambasciata turca sosteneva quanto segue:
“Consideriamo l'incarcerazione di Sandra Bakutz come una violazione dei diritti umani basilari e di conseguenza del suo diritto d'espressione ... Chiediamo che lo stato turco liberi immediatamente Sandra Bakutz. Seguiremo strettamente il suo caso e assisteremo ai processi”.
Due persone hanno inviato lettere alle autorità austriache e hanno ricevuto email di risposta. Le autorità confermano che stanno lavorando intensamente per ottenere il trasferimento di Sandra in Austria. La dimostrazione – verso la fine - si è spostata all'Ambasciata austriaca dove è stata consegnata una lettera in cui si richiede l' immediata liberazione di Sandra.
Si è discusso della costituzione di un comitato ufficiale per Sandra la settimana successiva e di inviare ad Ankara il 30 marzo una delegazione.

Irene Copenhagen 13 marzo 2005