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Cosa vogliamo |
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1. Abolizione della
proprietà privata della terra, delle materie prime e degli
strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere
sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garantiti i mezzi per
produrre e vivere, siano veramente indipendenti e possano associarsi
agli altri liberamente; per l'interesse comune e conformemente alle
proprie simpatie.
2. Abolizione dei Governo e di ogni potere che faccia la
legge e la imponga agli altri: quindi abolizione di monarchie,
repubbliche, parlamenti, eserciti, polizie, magistratura, ed ogni
qualsiasi istituzione dotata di mezzi coercitivi.
3. Organizzazione della vita sociale per opera di libere
associazioni e federazioni di produttori e consumatori, fatte e
modificate secondo la volontà dei componenti, guidati dalla
scienza e dall'esperienza e liberi da ogni imposizione che non derivi
dalle necessità naturali, a cui ognuno, vinto dal sentimento
stesso della necessità ineluttabile, volontariamente si
sottomette.
4. Garantiti i mezzi di vita, di sviluppo, di benessere ai
fanciulli ed a tutti coloro che sono impotenti a provvedere a loro
stessi.
5. Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se
si nascondono sotto il manto della scienza. Istituzione scientifica per
tutti e fino ai suoi gradi più elevati.
6. Guerra alle rivalità ed ai pregiudizi
patriottici. Abolizione delle frontiere: fratellanza fra tutti i popoli.
7. Ricostruzione della famiglia in quel modo che
risulterà dalla pratica dell'amore, libero da ogni vincolo
legale, da ogni oppressione economica o fisica, da ogni pregiudizio
religioso.
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Postato Mercoledi 16 Gennaio 2008 - 16:43
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Aforisma |
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«E voi, uomini del potere, magistrati irosi, proprietari codardi, mi avete almeno capito? [...] Non fate che la nostra disperazione esploda, perchè anche se i vostri soldati e poliziotti riuscissero a conculcarci, non potreste resistere a quella che sarebbe la nostra ultima risorsa. Non è il regicidio, nè l'assassinio, nè il veleno, nè l'incedio, nè il rifiuto di lavorare, nè l'emigrazione, nè l'insurrezione, nè il suicidio; è qualcosa più terribile di tutte queste cose, qualcosa che si può vedere ma di cui non si può parlare.» Pierre Josef Proudhon |
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