indice


Pene perdute

parte prima

Colloqui
con un abolizionista
del sistema penale


Presentazione di Jacqueline Bernat De Célis




Avevo ascoltato Louk Hulsman in più occasioni, a Lovanio, a Syracuse, a Colimbari, a Parigi... nel corso di incontri internazionali in cui vennero discussi, sotto diversi aspetti, i mezzi, i limiti, le origini, la legittimità del diritto di punire; anche in assemblee più ristrette, alla Facoltà di Parigi o davanti a un gruppo di riflessione. Ero colpita dalle sue idee. La sua prospettiva mi pareva tanto più degna d'attenzione poiché esercitava la sua professione nel diritto penale! Bisognava che Louk Hulsman fosse convinto di aver raggiunto una verità primaria per mettere in discussione la sua principale attività e per lanciare, dalla sua cattedra universitaria, questo pressante appello per abolire un sistema che molti studenti, destinati alle professioni giudiziarie, sarebbero stati un giorno chiamati a far funzionare...
Il desiderio di entrare più compiutamente all'interno di questo pensiero innovatore mi ha condotta a invitare Louk Hulsman a spiegarsi su vari punti che per me restavano oscuri, e a rispondere alle obiezioni che mi venivano in mente. La seconda parte di questo libro è il risultato di questa puntualizzazione.
Ma volevo anche sapere come Hulsman fosse diventato un abolizionista del sistema penale. Un pensiero così singolare e così fermamente radicale non sorge per caso in una coscienza. Chi è Louk Hulsman? Da quale luogo egli parla? Con quale autorevolezza? Glielo domandai nel corso delle conversazioni che seguono, le quali costituiscono la prima parte di questo libro.

indice


informativa privacy