gnosis

Lo gnosticismo o gnosi deriva dalla parola greca gnosis che significa 'conoscenza'. Un sistema gnostico è caratterizzato dal primato della conoscenza su qualunque altro mezzo di salvezza per l'uomo. Con l'opposizione all'ortodossia cristiana questo viene a significare il primato della conoscenza sulla fede. La gnosis si contrappone all'"ignoranza" di coloro che rimangono immersi nella vita di tutti i giorni e nelle preoccupazioni "psichiche" o materiali, senza coltivare la parte spirituale e divina del loro essere.
Un dualismo oppone lo spirito e la materia, un "anti-cosmismo" svaluta radicalmente il mondo visibile, ridotto a regno del male e delle tenebre (questo differenzia il dualismo gnostico da quello iranico della religione zoroastriana e da quello platonico:  non a caso un neoplatonico come Plotino, nel III sec. d.C., sarà fra i più decisi avversari degli gnostici). Nei sistemi classici dello gnosticismo il dualismo si risolve in un monismo, in quanto il male non è un principio originario ma il risultato di una qualche degradazione, o caduta nel mondo, del bene. Verso l'idea di due principi originari si orienterà invece il manicheismo, una religione successiva indipendente dallo gnosticismo anche se viene definita da alcuni uno gnosticismo tardivo.
I miti gnostici comprendono tre fasi. un'unità originaria indistinta (Pleroma) dove da un Dio originario ed inconoscibile vengono emanate coppie di esseri celesti (Eoni, parola che in alcuni sistemi indica anche le epoche del mondo); la "caduta" fuori da quest'unità di uno o più esseri celesti, con la successiva nascita d'un dio malvagio (Demiurgo) che, direttamente o tramite i suoi collaboratori (Arconti), crea il mondo materiale; la presenza nell'uomo d'una scintilla divina che può essere ravvivata, permettendo ad alcuni uomini di risalire dal mondo della materia e della finitudine fino al mondo divino delle origini. In molte mitologie gnostiche è un eone femminile, Sophia, che esce dal limite del Pleroma per ignoranza o per curiosità, causando ultimamente la nascita del mondo materiale. Il mito di Sophia è molto diverso nei vari sistemi che ne parlano. In alcuni troviamo due Sophia: la  maggiore, a cui sarà concesso di ritornare nel Pleroma; e la minore, che dovrà rimanere al di fuori. Se crediamo alla testimonianza dei Padri della Chiesa, in uno dei sistemi più antichi, quello di Simon Mago, c'è anche una terza Sophia, terrestre, che erra nella storia degli uomini reincarnandosi periodicamente in corpi di donna. L'uno o l'altro di questi personaggi vengono chiamati Sophia Achamoth, accoppiando alla parola greca per indicare 'saggezza' il suo corrispondente ebraico.
Abraxas o Abrasax, inteso (raramente) come nome del Dio originario, nella maggior parte delle fonti che ne parlano è il nome del cattivo Demiurgo, identificato come il Dio dell'Antico Testamento; da cui, talora, deriva una curiosa rilettura "al contrario" della Bibbia e la rivalutazione di personaggi maledetti dal Dio vetero-testamentario, da Caino agli abitanti di Sodoma.
Il Demiurgo e gli arconti non avrebbero potuto creare che un uomo totalmente legato alla materia ed alle tenebre. Tuttavia varie spiegazioni mitologiche, dall'intervento di esseri del mondo celeste all'apparizione improvvisa di un modello divino che influenza i creatori, spiegano come, contro la volontà delle potenze creatrici, l'umono nasca con una scintilla che potrà essere risvegliata.
L'antropologia gnostica prevede in molti casi tre categorie di uomini: gli "spirituali" o "pneumatici", gli unici veramente in grado di accedere alla conoscenza necessaria perchè la scintilla divina venga rianimata; gli "psichici", che possono accostarsi alla gnosi solo parzialmente e con grande difficoltà e gli "ilici", irremedibilmente legati alla materia e cui la gnosi rimane preclusa. Dal punto di vista psico-sociale ne derivano un certo elitismo, per la netta discriminazione fra varie categorie di uomini; ed un marcato individualismo, in quanto ciascun uomo si occuperà della coltivazione della propria scintilla interiore più che dei problemi della comunità o della collettività.

Nella Pistis Sophia all'apice dell'universo vi è un Dio ineffabile, infinito, inaccessibile, che costituisce il grado supremo dell'essere, luce e potere, dal quale emana ogni cosa. Attorno a lui vi sono tre spazi, nei quali si trovano i più grandi misteri ai quali l'umo possa accedere; il primo è lo spazio dell'ineffabile; il secondo è il primo spazio del primo mistero; il terzo è il secondo spazio del primo mistero.
Dal primo mistero trasse origine ogni emanazione; egli è l'immagine perfetta dell'ineffabile, governa l'universo, decretò le peripezie di Sophia, salva l'umanità dal potere degli arconti, è il padre di Gesù, è "il mistero che guarda dentro" (verso l'assoluto), mentre Gesù è "il mistero che guarda fuori" (verso il contingente). Dal primo mistero provengono i senza padre, i dotati di triplice spirito, etc. Il terzo spazio del primo mistero è presieduto dal XXIV mistero; negli undici anni di permanenza con i discepoli, Gesù risorto aveva rivelato loro ogni cosa fino a questo mistero; i discepoli ingoravano ancora tutto sugli altri due spazi.
Al di sotto del mondo dell'ineffabile ed inaccessibile, si trova il mondo della luce pura con tre immense regioni. La prima è la regione del "tesoro della luce", ove sono raccolte le anime che ricevettero i misteri; vi si trovano le emanazioni, gli ordini, con i sette amen, le sette voci, i cinque alberi, i tre amen, il fanciullo del fanciullo, i dodici salvatori, preposti ai dodici ordini, i nove custodi delle tre porte del tesoro della luce. Poi vi è la "regione di destra", o luogo della destra, "con sei grandi principi" aventi il compito di estrarre dagli eoni e dal cosmo inferiore le particelle di luce e ricondurle nel tesoro; grande messaggero è Jeu detto pure "primo uomo", "vescovo della luce", provveditore del cosmo inferiore. In terza posizione vi è la "regione di mezzo", nella quale troviamo sei grandi personalità di spicco:
1) Melchisedec, "il grande ricevitore della luce";
2) Il grande Sabaoth, detto anche padre di Gesù in quanto prese la sua anima e la gettò nel grembo di Maria;
3) Il grande Jao, che ha al suo servizio i dodici diaconi dai quali Gesù trasse le anime degli Apostoli;
4) Il piccolo Jao, dal quale Gesù prese una forza luminosa e la gettò nel grembo di Elisabetta per la nascita di Giovanni Battista, suo precursore;
5) Il piccolo Sabaoth;
6) al di sopra di questa entità eccelle "la vergine luce", giudicatrice delle anime e dispensatrice di felicità eterna e di tormenti; al suo servizio vi sono "i ricevitori", sette vergini luminose con quindici assistenti.
Al di sotto del mondo della luce pura abbiamo "il mondo degli eoni" o "mondo della miscela di materia e luce": caratterizzato dalla commistione tra luce e materia, effetto della rottura dell'originaria integrità; qui dunque è necessaria l'operazione purificatrice e raffinatrice affinchè la luce ritorni alla sua origine. E' il mondo del drammatico scontro tra luce e tenebre, bene e male; ciò porta ad un radicale dualismo, ma Pistis Sophia è ottimista ed il suo dualismo è temperato dall'unicità del grande principio: il Dio ineffabile, infinito, inaccessibile.
"Il mondo degli eoni" consta di tre regioni: la regione di sinistra, la regione degli uomini, la regione inferiore. La regione di sinistra era, ai primordi - all'epoca dell'integrità -, la regione dei dodici eoni: sei per Sabaoth Adamas e sei per suo fratello Jabraot; i loro arconti erano uniti rispettivamente in tre sizighie o coppie; ma i fratelli furono cattivati dalla brama sessuale con l'intento di crearsi un regno di esseri inferiori dipendenti: interruppero cos' il mistero della luce con la pratica dell'unione sessuale; per comando del primo mistero, Jeu li vincolò nelle loro immutabili sfere terrestri. Davanti alla vendetta, Jabraot si pentì e con lui i suoi; perciò fu creato il tredicesimo eone (ogdoade) sovrastante infinitamente gli altri dodici; in questo eone furono trasferiti Jabraot ed i suoi e, in seguito - da Gesù -, furono posti Abramo, Isacco e Giacobbe. Gli abitanti del tredicesimo eone dominano i dodici eoni e, vicini al "mondo della luce pura", aspirano ad essa. In questo tredicesimo eone è già entrata la miscela perciò è detto "luogo della giustizia"; in esso si trovano il padre primordiale, i tre dotati di triplice forza, i ricevitori, i ricevitori vendicativi che strappano le anime giuste che ancora non avevano ricevuto i misteri e le conducono alla "vergine luce" (uno di questi è Arrogante), e ventiquattro invisibili, emanati dall'invisibile padre primordiale, fratelli e compagni di Pistis Sophia, tra i quali c'è anche il suo compagno. A enorme distanza si trovano i dodici eoni, regno di Sabaoth Adamas, il grande tiranno, il re Adamas, che seguita la sua azione procreatrice, e una moltitudine di arconti, angeli, arcangeli e di esseri inferiori. Nell'ambito della prima regione e sotto il dominio dei dodici eoni si trovano il destino, la prima e la seconda sfera, gli arconti di mezzo ed il firmamento. La seconda regione è soprattutto quella degli uomini. La terza regione è quella del mondo inferiore, amente (inferi), caos, tenebre esteriori.


Bibliografia
Massimo Introvigne, Il ritorno dello gnosticismo - Sugar&Co.
Pistis Sophia - Adelphi
note